Come ogni anno, anche in occasione del Record Store Day del 2018 tante bufale hanno invaso gli espositori dei negozi di dischi.
A distinguersi dalla fuffa, tra i numerosi titoli degni di essere presi in considerazione, questo Tonight's The Night Live At The Roxy, doppio LP inedito contenente le registrazioni di alcune serate (dal 20 al 22 settembre 1973) al Roxy, in seguito celebre locale californiano di West Hollywood, che proprio in quei giorni aveva aperto i battenti sul Sunset Strip.
Neil Young ha ultimato l’incisione di Tonight's The Night, album che rappresenta un tentativo di elaborazione del lutto per la perdita dell’amico Danny Whitten, musicista dei Crazy Horse, e successivamente del roadie Bruce Berry, entrambi morti per overdose.
Quasi un mese è stato dedicato alla realizzazione del disco: al fianco di Young, i fidi Billy Talbot e Ralph Molina, col contributo di Nils Lofgren. I pezzi sono sviluppati e rifiniti nel corso di session quotidiane che iniziano verso le 11 del mattino e si protraggono fino a notte fonda. La conclusione dell’opera viene celebrata con le esibizioni al Roxy Theatre, durante le quali la band (con Ben Keith a dividersi tra pedal steel e sei corde suonata con la tecnica slide) propone i brani dell’album – due set a giornata – che ormai sarebbe in grado di eseguire a occhi chiusi.
La malinconia è palpabile, a dispetto delle performance impeccabili e piuttosto vibranti. Tonight’s The Night, tributo al roadie scomparso, è un canto lugubre, con la batteria che pulsa monotona; fa pensare a un cuore che batte, ma che potrebbe cedere da un momento all’altro. Nostalgica nel testo, Mellow My Mind è una ballata in stile “southern” accompagnata dalla pedal steel; Young stona un po’, senza però offuscare la bellezza del pezzo.
World On A String, un blues arricchito da armonie vocali e irrobustito dalla moderata distorsione della chitarra elettrica, lamenta una perdita di senso nella vita; ancora un’anima blues in Speaking Out, un lento con magnifici intrecci di chitarra e piano, che ricorda molto l’Out On The Weekend che apriva l’LP Harvest.
Alle ombre di Albuquerque (“I’ll find somewhere where they don’t care who I am”) segue un’intensa New Mama: inconfondibile il modo con cui Young suona l’acustica, e incantevole la chiusa a cappella con le armonie vocali; nel testo, una certa insofferenza per il passato e, forse, la fragile speranza in un futuro più luminoso.
Lo schietto country rock di Roll Another Number (For The Road) rincuora i presenti con la sua atmosfera allegra, ma la cupezza ritorna con Tired Eyes, storia tragica che racconta di tossici, perdenti, cocaina. Il terzo lato del disco (sul quarto non è incisa musica) termina con un’altra interpretazione di Tonight’s The Night, e con la vivace Walk On (brano dell’album On The Beach), che fa tirare un sospiro di sollievo.
Un’uscita importante, insomma, questo Tonight's The Night Live At The Roxy; imprescindibile per i fan di Neil Young, e di notevole interesse per chiunque manifesti scetticismo nei confronti delle potenzialità catartiche dell’arte.
Articolo del
22/07/2018 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|