E’ uscito il 25 Ottobre il terzo disco di inediti di Francesco Di Bella dal titolo ’O Diavolo che arriva a distanza di due anni da Nuova Gianturco. Dismessi i panni da frontman di 24 Grana, Francesco Di Bella si è reso protagonista di un percorso da solista iniziato formalmente con la pubblicazione di Ballads nel 2014, confermandosi fra i migliori esponenti del cantautorato rock d’autore.
‘O Diavolo è una figura molteplice qui rappresentata come “colui che divide” e che prende le forme di tutte le follie e la confusione di questa nostra epoca: la sensualità data dai piaceri della vita, contrapposta al nichilismo dato dall’assenza di valori. L’espressione del disordine che confonde le acque, che induce la gente a preferire il piacere materiale alle gioie vere della vita, e che solo l’amore per le cose vive del mondo può salvare.
Ad ogni occasione, quando Francesco Di Bella sale sul palco, che sia in duo acustico o con la formazione al completo, si è certi fin da prima dell’inizio che lo spettacolo è assicurato. Francesco non è solo un cantautore di altissimo spessore, è anche un interprete capace di trasmettere un turbinio di emozioni illuminando il palcoscenico con le sue maschere: sentimenti che gli rigano il viso ora di felicità, ora di malinconia, ed una gestualità e una posa scenica che poco si distanziano dall’arte del teatro.
Ed è proprio indossando la maschera de ‘O Diavolo che Francesco fa il suo ingresso sul palco alle 22,40 di venerdì scorso al Largo Venue, e apre il live con la canzone omonima. Sul palco è accompagnato dai suoi fedeli compagni di sempre Alfonso “Fofò” Bruno alle chitarre (va detto, in vera e propria serata di Grazia!) e Alessandro Innaro al basso (anche lui, un garanzia). Mentre fanno il loro esordio Salvatore Rainone alla batteria e Roberto Porzio alla tastiera, esordio assolutamente positivo. Per la versione live gli arrangiamenti sono stati modificati rispetto al disco, non solo per i pezzi di Ballads (ritmi controtempo che hanno aggiunto un tocco più funk anche ai pezzi melodici senza per nulla sconvolgerne la sostanza) ma anche per i pezzi nuovi: anche in questo caso all’ascolto il sound è risultato molto più ricco e coinvolgente.
Le maschere si alternano, come previsto. Francesco si conferma interprete profondamente emozionale, quasi come un istrione si cala nei personaggi delle sue canzoni e, come nei Tarocchi, ad ognuno offre la sua carta: Il Mago, artefice della propria fortuna, Gli Amanti, che rappresentano l’amore e il desiderio, La Forza, che simboleggia il coraggio e al tempo stesso l’impulsività: solo alcuni degli aspetti che si evidenziano nei testi di questo ultimo album che non delude le aspettative in quanto a contenuti e messaggi.
La scaletta (mi) regala in sequenza i tre brani a mio avviso più belli del disco: i due gioiellini Stella nera e Il giardino segreto, e il pezzo che richiama al sound originale dei 24 Grana dal titolo Rub-a-dub style. Per il resto, comprende tutti i nove pezzi del nuovo album, con inserti del repertorio ormai consolidato: Nuova Gianturco, Vesto sempre uguale, Kevlar, La costanza, Carcere, Accireme, Canto pe nun suffrì. Nel corposo bis, richiesto a gran voce ma dato per scontato, si chiude con Introdub, Napule se sceta, Luntano, Lu Cardillo e Stai mai accà.
Nessuna sorpresa quindi ma, nonostante ciò, la sensazione confermata della sensibilità di questo cantautore verso i sentimenti ma anche nei confronti delle lotte quotidiane, morali e materiali, di chi gli sta intorno. Una continua analisi delle tematiche sociali e intime dell’individuo contemporaneo, il tutto confezionato in maniera ineccepibile fra suoni e parole mai casuali, mai banali. Tracklist CD 1. ‘O Diavolo 2. Scinne Ambresso 3. Stella nera 4. Rivelazione 5. Il giardino nascosto 6. Rub-a-dub style 7. Canzone ‘e carcerate 8. Sulo pe’ te 9. Notte senza luna
Articolo del
11/12/2018 -
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