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Horseloverfat
Greetings From Nowhere
2021
Rare Noise Records
di
Giuseppe Celano
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A due anni dal precedente Rotten Civetta, i romagnoli Horseloverfat arrivano con un nuovo disco intitolato Greetings From Nowhere. 50 minuti per un intruglio di psych punk/kraut, space-country su base rock'n'roll e una spruzzata di progressive per quelli più nostalgici. Il filo conduttore è il ricordo, sin dalla copertina che ritrae Hans Sachs (Mirko Monduzzi) da bambino, i brani sono come schizzi di canzoni passate che, filtrate dal subconscio, riemergono in maniera casuale e incontrollata.
Registrato in 7 giorni, alle Dune Recording Studio (Riolo Terme), è stato suonato da tutti i musicisti presenti contemporaneamente in studio, quasi in presa diretta. Le voci sono state sovraincise il 5 e il 7 marzo mentre i loop di batteria elettronica sono stati usati come metronomo in registrazione e poi lasciati in mix. Le tracce non sono state editate né quantizzate, nessun copia incolla, compressioni, eco e distorsioni sono stati lavorati in analogico. L'uso dei plug-in digitali è stato ridotto al minimo indispensabile per rendere il suono più reale. Il lavoro di computer è minimale, il resto è affidato all’orecchio.
Il tutto è stato registrato pochi giorni prima dell'inizio del lockdown 2020, in poche take non editate per mantenere la freschezza delle registrazioni, ma la band ha deciso di pubblicarlo solo quando si sarebbe intravista la possibilità di risalire la china dopo il Covid-19. Spaziano fra diversi generi mantenendo però la propria filosofia musicale, si va dall’approccio punk dell'opener Artist a Eggs su struttura sixties e melodie beatlesiane. L’incalzante Bright And Best ripiega sul punk che lascia spazio a Cascata, più lunga e melliflua, ritmicamente ipnotica. Il primo singolo, Salamander, trascina l’ascoltatore in un vortice travolgente attraverso un asfissiante attacco frontale. Se Illusions sconfina inaspettatamente nel country, Socrates Eats Hemlock è una luna corsa in acido a cui oppongono Virus Hate dalla ritmica danzereccia e percussiva.
Chiudono con Molokko, altra lunga take circolare che ruota attorno a feedback acidi, distorsioni capaci di attivare sinapsi con effetto psicotropo assicurato.
Articolo del
08/06/2021 -
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