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ICHIKO AOBA – ‘Luciférine’
La cantante, cantautrice, compositrice e polistrumentista giapponese Ichiko Aoba ha realizzato pittoreschi diorami con la sola voce e chitarra fin dal suo debutto a soli 19 anni. Molto conosciuta in Giappone, avendo collaborato con artisti come Haruomi Hosono, Cornelius e il compianto Ryuichi Sakamoto, annuncia il suo nuovo album, ”Luminescent Creatures”, in uscita il 28 febbraio 2025 via hermine, e ne condivide il singolo principale, ’Luciférine’”. In concomitanza, Ichiko annuncia un tour mondiale nel 2025, il suo più grande tour finora, che la vedrà suonare nella cornice magica dell'Auditorium San Fedele a Milano. Ichiko ha il potere di piegare lo spazio intorno a sé, strappando gli ascoltatori alla realtà e circondandoli con il tessuto confortante della sua immaginazione. Negli ultimi anni ha sfruttato l'intera gamma delle sue capacità, sposando la chitarra classica dei suoi primi lavori con rapidi movimenti orchestrali. Per il suo atteso seguito, “Luminescent Creatures”, l'artista apre un portale ancora più ampio nella sua mente, esplorando l'origine della vita con panorami musicali da sogno. “Luminescent Creatures è nato da Windswept Adan”, spiega Ichiko. “È iniziato quando ho cominciato a chiedermi cosa fosse successo dopo che il protagonista di Windswept Adan era scomparso insieme alla musica degli abitanti dell'isola. Cosa sarebbe rimasto?”. Con ‘Luciférine’, Ichiko introduce la teoria centrale di “Luminescent Creatures”: la bioluminescenza, la luce emessa da organismi come i pesci di profondità come prima forma di comunicazione. Gli archi intensi e il pianoforte scintillante si increspano come raggi di sole sullo sciabordio delle onde, tagliando l'oscura distesa delle profondità marine. “Dentro ognuno di noi”, canta l'autrice,”c'è un posto dove le nostre stelle dormono”. Evoca l'immagine di creature che emanano luce come corpi celesti, illuminando un sentiero per colmare la distanza tra le galassie.
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CAMMIE BEVERLY – ‘Kiss Of The Moon’
Dalle ombre verdeggianti del mistico sud, Cammie Beverly emerge con il suo album di debutto solista “House Of Grief”. Il primo singolo omonimo ha offerto un'odissea di pop oscuro ricamato con trame gotiche del sud, ritmi alt-pop e increspature di dark wave che invitano gli ascoltatori nel suo regno evocativo. Cammie dichiara:“‘Kiss of the Moon’ è una ballata tempestosa di desideri inebrianti. Parla di quei momenti in cui il mondo svanisce e tutto ciò che rimane è il fascino magnetico del tocco di un altro, la sensazione inebriante di essere completamente consumati. La canzone sfuma ad arte il confine tra l'euforia dell'amore e la sua inevitabile evanescenza, fungendo sia da celebrazione che da lamento della natura fugace della passione”. Cammie, conosciuta per il suo lavoro come voce soul degli Oceans Of Slumber, ritrova se stessa in una rinascita cruda ma graziosamente dark. L'album è un viaggio incantato in cui le atmosfere inquietanti del country gotico incontrano l'energia tagliente delle melodie del sud. Dai racconti anteguerra sussurrati sotto querce muschiate alle storie d'amore narrate sullo sfondo di bayou infestanti, ogni brano è un passo in un paesaggio che gronda nostalgia e desiderio.
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NOTTURNO CONCERTANTE – ‘Distressed Colours’
A quarant'anni dalla nascita, Luminol Records pubblica l'ottavo album della storica rock band campana Notturno Concertante . Tante influenze in un lavoro interamente strumentale, con vari ospiti e il contributo di Cristiano Roversi. «In questo nuovo disco qualcosa del Notturno Concertante di quarant'anni fa c’è ancora. L’interesse per una musica più complessa, non banale o scontata, l’idea che la musica possa essere un mezzo di ampliamento dei propri orizzonti culturali con la contaminazione di vari generi e, soprattutto, c'è quello che davvero non è mai cambiato nel corso degli anni: la libertà di fare quello che più ci piace, senza condizionamenti di produttori che pontificano su cosa fare e cosa non fare con esiti spesso discutibili. L'aspetto della libertà ha i suoi pro e contro, ma a nostro modesto giudizio i primi prevalgono sui secondi». Musica non banale né scontata, strumento di conoscenza e arricchimento, veicolo di contaminazione tra generi e soprattutto insopprimibile espressione di libertà artistica. Questo è il contenuto di ”Distressed Colours” ottavo album della band, il primo con una nuova formazione in trio, ossia i fondatori Lucio Lazzaruolo e Raffaele Villanova, insieme al batterista Francesco Margherita – già nel precedente album “Let Them Say” del 2020. Con loro alcuni ospiti come il clarinettista albanese Defrim Mala, il tastierista americano Jack Julian, la violinista russa Nadia Khomoutova, il sassofonista greco Spiros Nikas e Gianluca Milanese, flautista ben noto per le sue collaborazioni con Riccardo Muti, Alirio Diaz, Richard Sinclair, Phil Miller, Franco Battiato, Lucio Dalla, Joe Zawinul e altri.
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BEATRICE ANTOLINI – ‘Il Timore’
Disponibile online su tutti gli store digitali dal 25 ottobre il nuovo album di Beatrice Antolini dal titolo "Iperborea ". ’Il Timore’ è la traccia d'apertura e singolo apripista del disco uscito già in formato fisico il 5 ottobre per La Tempesta Dischi/Orangle Records con distribuzione Virgin. Piano, archi, ritmiche incalzanti quasi tribali, sferzate elettriche e liriche profonde, "Il timore" è una canzone dal sapore epico e ancestrale, perfetto preludio e introduzione alle atmosfere del disco che, come ormai consuetudine, è stato interamente composto, arrangiato e prodotto artisticamente dalla stessa Antolini. L'album è il sesto LP della carriera dell’artista e si compone di nove canzoni tutte, come ormai consuetudine, composte, arrangiate e prodotte artisticamente dalla stessa Antolini. "Iperborea" è anche dal vivo, con un iniziale tour di presentazione organizzato da Vertigo Concerti, che partirà da Roma il 22 novembre e terminerà a Bologna nel mese di gennaio 2025. Di seguito il calendario completo: 22/11/24 - Roma / Wishlist 24/11/24 - Milano / Biko 21/12/24 - Firenze / Glue (free entry con tessera Glue) 28/12/24 - Rosà (VI) / Vinile 10/01/25 - Bologna / Covo
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PUSHPIN – ‘Pushpin’ EP
Il quartetto londinese di Wonky Art-Pop Pushpin presenta il suo secondo EP autointitolato, uscito l'11 ottobre. Prodotto da Joe Futak (Tapir!, The Howl and The Hum, Lilo), ”Pushpin” è la raccolta più ambiziosa della band. Definito da un'incessante sperimentazione musicale, il set di 6 canzoni trova spazio per cori vocali, hurdy gurdies, freak-out di ottoni d'avanguardia, giri a cappella in tre parti, cori synth dance pop e molto altro ancora. L'EP, che ha un'anima ludica - giganti ritagli di cartone dipinto di cani decorano i loro palchi -, completa un 2024 di successi che ha visto il tutto esaurito al The Lexington di Londra, 4 set a Glastonbury, il sostegno di The Line Of Best Fit, Far Out, Hard of Hearing e The Most Radicalist, nonché l'appoggio incondizionato di John Kennedy, che ospita la band per una sessione live di Radio X all'inizio di novembre. La band ha dichiarato: “Descriveremmo questo EP come ‘un'opera di musica’: Descriviamo questo EP come un “caos organizzato”. Lo abbiamo riempito di nuovi strumenti e suoni, con ottoni, fiati, archi, cori, sintetizzatori, pianoforte, percussioni e altro ancora, e ne abbiamo registrato la maggior parte in una chiesa nel sud di Londra. Le sei canzoni sono teatrali, varie, divertenti e talvolta tristi, in egual misura. Ascoltare l'EP è un po' come vivere tutte le stagioni in una volta sola”.
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CASSANDRA RAFFAELE feat. BRUNORI SAS –‘La più bella canzone d’amore’
A due anni dall’ultimo disco “Camera Oslo”, Cassandra Raffaele ritorna con un nuovo singolo ’La più bella canzone d’amore’ con uno special guest d’eccezione, Brunori Sas. Prodotto da Roberto Villa (Etichetta L’amor mio non muore/261 Records e distribuito da The Groove Merchants - MGM) è un brano dedicato a tutti quelli che ancora non hanno ricevuto una dedica d’amore, per i dimenticati, per i “difficili”, per quelli che vorrebbero tanto amare ma che fanno fatica a fidarsi dell’amore stesso. Ma non solo. Cassandra riflette profondamente sul panorama attuale in cui l’umanità si trova a parlare, quasi in modo ormai tristemente “naturale e banale”, di stato di guerra: “mi sono resa conto che, in questo contesto, urge al contrario parlare d’amore “da prendere” come fosse una medicina, una terapia d’urto, rendere l’amore virale come una pandemia che ci obbliga questa volta, a volerci bene. Sì, l’amore dovrebbe diventare così, ovvio e diffuso, come respirare, mangiare, camminare ed influenzare i nostri atteggiamenti con gli altri”. La cantautrice, musicista e produttrice siciliana, romagnola di adozione, due volte vincitrice di Musicultura, racconta come è nata il feauring con Brunori Sas: “ho conosciuto Dario nel backstage de l’Indiegeno Fest in Sicilia 10 anni fa. Da quell’incontro è nata una bella amicizia artistica che è continuata negli anni a suon di cantate e aperture ai suoi concerti, ma anche di chiacchiere telefoniche sui massimi sistemi e la musica. Questo brano non era previsto, è arrivato alle mie orecchie così senza preavviso, come il più imprevedibile e durevole incontro d’amore. Scrivendolo e suonandolo al piano, ho sentito da subito che non avrei potuto esprimerlo al meglio se non con la presenza di Dario, una delle voci maschili italiane più intense ed appassionate che abbia mai ascoltato, sui dischi e dal vivo che, dopo aver ascoltato la demo, ha detto: “Ok, facciamolo”
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