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Quello che si presenta nel nuovo 'Pom Pom' è puro Ariel Pink, senza filtro. Attraverso i 17 brani dell’album e i suoi 69 minuti, Ariel gioca il ruolo di pifferaio magico dell’assurdo, raccontando storie d’amore, di morte, di principi ranocchio e di Jell-O, e confermandosi indiscusso re della pop perversion. Si passa da canzoni quasi demenziali a momenti più sereni e puramente pop, ma c’è posto anche per sfuriate punk ed esperimenti di dub psichedelico e carnevalesco. Il tutto unito dal solito, storico filo conduttore della sua carriera ormai pluridecennale: l’eclettismo.
Scritto e registrato con la collaborazione, fra gli altri, di Kim Fowley in fase di songwriting, l’album è già ampiamente candidato a divenire il culmine di una parabola artistica in decisa ascesa, che negli ultimi anni ha toccato una serie di vertici importanti, su tutti i recenti 'Before Today' (2010) e 'Mature Themes' (2012), che hanno finalmente donato una forma riconoscibile, un trademark al suo incontenibile istrionismo. Un’avventura, la sua, nata fra i nastri logori di cassette scambiate con gli amici e i vinili malandati dei genitori scoperti quasi per caso nella soffitta di casa: le basi da cui il giovane Ariel avrebbe iniziato a lavorare su una sfilza di canzoni, registrate in bassissima fedeltà nella cameretta di casa. Un hobby, una passione pronta a divenire fenomeno: il critico musicale Simon Reynolds avrebbe lodato, nel suo acclamato saggio 'Retromania', la sua capacità di preservare il passato, ma al solo scopo di rielaborarlo trasformandolo nel proprio, unico, inimitabile mezzo espressivo.
Milano e Bologna sono le città designate ad ospitare la parentesi italiana di quello che si preannuncia come uno dei suoi tour più esplosivi, forte di una scaletta che riunirà le glorie del passato – quello della Haunted Graffiti Series e dei celebri 'Worn Copy' e 'The Doldrums' – con il suo recente ed eccezionale canzoniere. Tesori di una delle figure più enigmatiche e innovative del panorama underground degli anni Duemila, in perenne e precario equilibrio tra rock e pop, tra leggerezza e sperimentazione, tra maturazioni spesso annunciate e mille inguaribili e irrinunciabili ambiguità.
ARIEL PINK live in ITALIA (special guest: LARRY GUS):
6 marzo 2015 a MILANO @ Elita Design Festival Warm Up c/o Tunnel in collaborazione con ELITA Via Sammartini 30 331 8099952 Prezzo: 18€ Concerto: 22:30 Prevendite: http://www.mailticket.it/evento/4384
7 marzo 2015 a BOLOGNA @ Locomotiv Club Via Sebastiano Serlio 25/2 Tel. 348 0833345 Prezzo: 18€ Concerto: 22:30 Prevendite: Ticketone http://bit.ly/1pY7bZv
Articolo del
05/03/2015 -
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