Built to Spill Sostenitori assoluti di un rock imprevedibile di Giulia Artesi

Lontani dalla ricerca della melodia facile, i Built To Spill deliziano con saliscendi costruiti su cambi di tempo precisissimi, armonie sghembe, canzoni dilatate che si aprono alle cavalcate chitarristiche (tre sei corde sul palco) tanto care al Neil Young più selvaggio ed elettrico.

Travolgenti senza pigiare troppo l’acceleratore con frenesia “punk”, Doug Martsch e soci ammaliano con le loro ballate elettriche articolate.

L'album uscito lo scorso autunno per Sub Pop Records è l'ennesima gemma nel lungo percorso di Doug Martsch e dei suoi Built to Spill, tra i padri fondatori dell'indie rock americano. Una band con una carriera costellata di successi e ben radicata tra i suoi ascoltatori e che riesce a creare nuova musica accattivante con una facilità disarmante: il viaggio psichedelico di When the Wind Forgets Your Name mostra una freschezza incredibile per qualcuno da tanti anni sula scena e forse ha aiutato il passaggio su Sub Pop, la mitica etichetta indipendente americana, forgiatrice di tanti successi.

BUILT TO SPILL Tour 2023 Italia
28 maggio 2023 @ LOCOMOTIV CLUB di BOLOGNA
29 maggio 2023 @ LARGO VENUE di ROMA
30 maggio 2023 @ SANTERIA TOSCANA 31 di MILANO

Articolo del  27/01/2023 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati