Quando nel 1989 firmarono per la Creation Records pubblicando tre album, Just For A Day,Souvlaki e Pygmalion, gli gli Slowdive non potevano immaginare che dopo il loro fulmineo scioglimento sarebbero diventati una della band più amate e citate dei primi anni '90, un vero e proprio fenomeno di culto e tra i maggiori esponenti della scena alternative rock britannica insieme a Jesus and Mary Chain e My Bloody Valentine.
Sono tornati dopo due decenni, a sorpresa, con nuova linfa e un nuovo disco selftitled.
Il loro shoegaze fluttuante e ipnotico, quelle poche note sospese in bilico fra il crollo emozionale e il sound asettico, sono rimaste un marchio di fabbrica ormai ben consolidato. Certo le epoche sono cambiate. Ma loro hanno ripreso quasi esattamente da dove ci avevano lasciato con un po' di consapevolezza in più.
Il gruppo di Reading arriva in Italia per due date: il 2 febbraio all’Estragon di Bologna (data già sold out) con alcuni biglietti rimasti per il live di Milano il 31 gennaio all’Alcatraz.
Presenteranno Everything Is Alive, il nuovo album uscito lo scorso settembre per l’etichetta Dead Oceans e anticipato dai singoli “alife” e “kisses”, il cui videoclip è stato girato a Napoli. Sentito tributo alla madre di Rachel Goswell e al padre del batterista Simon Scott, entrambi deceduti nel 2020, il nuovo lavoro è un’esplorazione sonora della vita e della speranza, che riflette le profonde transizioni personali vissute dai membri della band. Spaziando tra paesaggi sonori psichedelici, pulsanti elementi elettronici anni '80 e viaggi ispirati a John Cale, si presenta immediatamente come qualcosa fatto per il futuro. “Everything Is Alive è carico di esperienza, ma ogni nota è equilibrata, saggia e necessariamente incline alla speranza. La sua unica alchimia incarna sottilmente tristezza e gratitudine, radicamento ed elevazione”. Ha dichiarato Rachel Goswell sul nuovo disco. “Non sarebbe giusto fare un disco davvero oscuro in questo momento. L’album è piuttosto eclettico dal punto di vista emotivo, ma dà una sensazione di speranza”, ha aggiunto Neil Halstead. Con questo nuovo album gli Slowdive dimostrano di essere i maestri del proprio genere, spingendo il loro lavoro verso l'esterno, al di là del singolare; il risultato finale è un disco tanto emotivo e catartico quanto ottimista
Articolo del
11/01/2024 -
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