La band simbolo del celtic punk torna in concerto a Milano, pronta a regalarci uno show energico solo come Ken Casey e soci sono capaci di fare.
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Con le loro caratteristiche fisarmoniche, cornamuse e riff di chitarra, i Dropkick Murphys ci regalano sempre esibizioni scatenate e uniche: i loro concerti sanno far ballare, commuovere e cantare a squarciagola migliaia di persone con l’allegria e la potenza della loro musica. Nel 1998 pubblicano il disco di debutto “Do Or Die”, seguito negli anni successivi da “The Gang’s All Here” (1999) e “Sing Loud, Sing Proud!” (2001). Gli album evidenziano lo sviluppo del loro sound, che risente sia delle influenze tradizionali della musica irlandese soprattutto da band come The Pogues, Stiff Little Fingers, e band come AC/DC e The Clash.
Prima dei Dropkick Murphys saliranno sul palco gli Uncle Bard & The Dirty Bastards, band celtic rock del nord Italia che si definisce ‘troppo Rock per i folkies e troppo Folk per i rockies’. Sin dagli esordi la band ha girato per i palchi di tutto il mondo condividendoli con artisti del calibro di Flogging Molly, Volbeat, Frank Turner e The Dubliners.
Ad aprire le danze saranno gli inglesi The Chisel, punk band formata nel 2020 da membri di Chubby & The Gang, Violent Reaction e Arms Race. Il 9 febbraio scorso hanno pubblicato il loro ultimo album “What A Fucking Nightmare”, 16 nuove tracce che mescolano alla perfezione Oi! e hardcore.
LA STORIA DEI DROPKICK MURPHYS
Il gruppo raggiunge il successo planetario prima nel 2004, grazie alla loro versione di “Tessie”, inno della squadra di baseball dei Boston Red Sox per poi entrare definitivamente nella cultura di massa con il quinto album “The Warrior’s Code” (oltre un milione di copie vendute), che contiene la famosissima “I’m Shipping Up To Boston”, inclusa anche nel film “The Departed – Il bene e il male”, diretto da Martin Scorsese, con protagonisti Leonardo DiCaprio e Jack Nicholson.
Negli ultimi due anni hanno pubblicato due album,“This Machine Still Kills Fascists” (2022) e “Okemah Rising” (2023), incentrati sui testi inediti del padrino del folk Woody Guthrie, del quale Ken Casey, il cantante della band, ha spiegato: “Il progetto ha richiesto molto tempo. Nora Guthrie pensa che a suo padre Woody gli sarebbe piaciuto da matti, che eravamo in qualche modo spiriti affini, per così dire, il che per noi è stato un grande onore.”
Il ritorno in Italia a giugno 2024 al Carroponte sarà un momento importante per la band e per i fan italiani, un momento “comunitario” di musica e festa. A tal riguardo a questo link è possibile leggere una recente intervista al batterista Matt Kelly in cui dichiara che “il pubblico in Italia reagisce sempre con grandissimo cuore ed entusiasmo: suonare per loro non costa alcuno sforzo ed è sempre esaltante”.
In sintesi, i Dropkick Murphys sono la testimonianza vivente che la musica, fatta con fiducia e passione, può avere un successo indipendentemente da sonorità alla moda e dai contenuti politici delle canzoni.
DROPKICK MURPHYS
Special guests: Uncle Bard & The Dirty Bastards + The Chisel
13 GIUGNO 2024
CARROPONTE – SESTO SAN GIOVANNI (MI)