Multicolor First Spaceship On Venus 2010 Mad Noises di Antonella Frezza

Ci siamo: cinquecento piedi... duecento piedi... cinquanta piedi... abbiamo toccato il suolo venusiano! Questa più o meno è la scena che potrebbe venire in mente con un po' di immaginazione tenendo in mano il primo disco dei Multicolor dal titolo ”First Spaceship On Venus”. La grafica riprende pari pari la locandina dell'omonimo film di fantascienza del '59, in cui si vede la suddetta navicella spaziale arrivata su Venere, con tanto di astronauta che saltella qua e là felice di aver raggiunto la meta, solo che al posto della Terra che si vede in lontananza nell'originale il gruppo ci ha piazzato una sfavillante 'mirror ball'.
Lungi da me qualsiasi paragone con i Beatles, ineguagliabili, è però evidente la loro forte influenza sulla band cosentina, che fa dell'intreccio di voci alla Lennon-McCartney uno dei punti di forza dei sei brani dell'album. Prima di arrivare a destinazione i Multicolor ci conducono durante il viaggio attraverso uno spazio psichedelico in cui l'atmosfera si percepisce per lo più malinconica e inquieta. Sul nostro percorso entreremo nell'orbita di pianeti da cui proviene il suono di chitarre acustiche che si destreggiano in coinvolgenti arpeggi rock-blues (”Line”, “Netherworld”), ci ritroveremo circondati da asteroidi che avvolgono la nostra astronave con conturbanti melodie jazz (”Move On”, “Venus”) che diventano poi cupe reminiscenze grunge (”Upset”), per ritrovare poi la calma sfiorando l'ultimo corpo celeste sul nostro percorso (”Reflex”) ed, infine, atterrare sulla Stella del Mattino.
Rock melodico dove a prevalere è la componente acustica in cui si infiltrano di tanto in tanto sonorità jazz a infittire la trama armonica, testi in inglese studiati ad arte e personalità quanto basta. Un ascolto i Multicolor direi che se lo meritano.

Tracklist
01 Line
02 Netherworld
03 Move On
04 Venus
05 Upset
06 Reflex