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The Outsiders
All The Days EP
2011
CD autoprodotto
di
Alessandro Basile
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Giudicare una band emergente, al primo lavoro ufficiale in studio, non è semplicissimo. Il compito diviene ancor più arduo quando ci si deve basare sull’ascolto di un Ep di sole quattro canzoni, la cui durata complessiva sfiora a malapena i dieci minuti. In ogni caso gli Outsiders, power trio capitolino attivo già da un paio d’anni, lasciano intravedere in maniera lampante i propri intenti. “All The Days” è il titolo del loro minialbum d’esordio pubblicato nel mese di settembre. Interamente autoprodotto, il disco è stato registrato e mixato nel giugno scorso. Federico Comito (voce e chitarra elettrica), Luca Andreozzi (basso) e Matteo Chiappi (batteria) dimostrano dunque di avere le idee abbastanza chiare circa il tipo di percorso che hanno scelto d’intraprendere. La loro musica, fortemente caratterizzata da un appeal statunitense, strizza l’occhio ad un punk rock molto moderno. L’impostazione è quella tipica dei numerosi gruppi americani che, tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, hanno deciso di rileggere a modo loro un genere a sé, lontano da qualsiasi desiderio di fama e successo. La scelta di accostare un cantato in inglese agli efficaci riff di chitarra – e ad una sezione ritmica impeccabile – palesa maggiormente questa velata affinità con l’influenza “punkettoide” d’Oltreoceano. Il tutto è pervaso da una forte attitudine pop che rende più orecchiabili ed immediati i brani. Tuttavia, almeno nell’approccio, non si avvertono scopiazzature di alcun tipo. Il rischio di plagi e somiglianze esagerate con altre realtà del recente passato sembra quindi scongiurato. Questo perché i tre giovani musicisti sanno bene il fatto loro. Oltre ad una discreta intraprendenza, gli Outsiders dimostrano di possedere anche una considerevole personalità, il che non guasta. Forse peccano d’inesperienza, ma questo è normale, soprattutto quando l’età media non supera i quindici anni. Magari un sound più ruvido, se non garage, potrebbe ad esempio accentuare l’aggressività e la schiettezza dei loro pezzi valorizzandoli al punto giusto. Hanno ampi margini di miglioramento e, a suon di concerti e produzioni future, riusciranno sicuramente a fare della propria istintività il punto di forza. Del resto il tempo non gli manca, tantomeno l’entusiasmo.
Articolo del
30/11/2011 -
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