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Unici più che originali, i Laser Geyser propongono questo stupefacente ”Innerself Surgery”, album che rischia di entrare in un pericoloso loop senza fine sul vostro stereo se non state bene attenti. “Innerself Surgery” è un temporale elettrico, un diluvio di impressioni fugaci e al tempo stesso fortissime, che marchiano a fuoco l’udito, la mente e la vista, grazie all’eccentrico artwork (una cosmogonia di colori apparentemente casuale, ma caoticamente bellissima, come tutto l’album del resto). Ma di cosa parla “Innerself Surgery”? Di rock, naturalmente, perché solo di rock si può trattare quando la musica suscita sensazioni così viscerali; rock incandescente e spettacolare, eppure straordinariamente semplice nella sua esecuzione e strumentazione – Cangio e JJ utilizzano solo chitarra e batteria -, tanto che risulta difficile credere che quelle linee ritmiche carnali e vivide (”Silver Strawberry For A Bullet”, “Super Void”, “Throat Miners”, “Forzier”) siano ottenute in assenza di un bassista quanto meno egregio. Ma qui il piatto forte sono anche riff passionali ed ipnotici e, nei testi, un lirismo stralunato e futurista che sconfina sovente nel nichilismo e addirittura nel pulp. Luci ed ombre, accelerazioni esaltanti e rutilanti passaggi melodici (”Dust Tiger”), e stranianti rumori di fondo, si incalzano l’un l’altro con dinamiche assolutamente sorprendenti e imprevedibili. Non di rado, brani pregevoli come “Charcharodan Charcharias” sono basati su un singolo riff che cattura l’orecchio e amplifica l’emotività. Qui si sfiora la genialità crepuscolare e cangiante degli Anathema (band in perenne e mai deludente evoluzione per eccellenza) in chiave post-punk. Assume così connotati assai internazionali “Innerself Surgery”, grazie a splendide disarmonie e aspri wall of sound vagamente emo-core…quando ancora l’emo-core era quello originale, non la versione annacquata e inflazionata di adesso, e le band si chiamavano Fugazi, Indian Summer, Mohinder, Embrace, Rite Of Spring. Bello, molto bello. Totalizzante ed intossicante, azzardato e vincete. Una volta provato, non vi sarà facile liberarvene.
Articolo del
01/12/2011 -
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