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Rashomon
Andrà Tutto Bene
2011
Lo Scafandro
di
Stefano Torrese
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Bianco e nero, come il colore della copertina di "Andrà Tutto Bene". L'album dei romagnoli Rashomon è un sunto tra rock'n'roll bianco e blues nero con un incedere che spesso ricorda i Rage Against the Machine. Il front-man Kheyre Walamaghe, già pianista di Cisco (ex cantante dei Modena City Ramblers), si lascia accompagnare in questo progetto dalla batteria di Matteo Fiorini e dalla chitarra di Simone Galassi. L'indole punk del trio si scontra con le attitudini più autoriali di Walamaghe e rendono "Andrà Tutto Bene" un album eterogeneo e di piacevole ascolto. Il cantato distorto come un megafono racconta storie e riflessioni da vita metropolitana che, però, non sempre colpiscono per originalità e inventiva. Quaranta minuti di riff, suoni taglienti e melodie orecchiabili che partono con il blues alla Two Gallants di "Mamma è un Brutto Mondo" e il passo garage-rock, matrice Mudhoney, di "Fuoco". Il panorama indie italiano si fonde nel ritornello urlato di "Maledetti" e nel cantato stile Afterhours di "Meglio Rinunciare". L'album abbassa il tono nei tentativi, poco riusciti, di ballate post-grunge come "Black Jesus", "Persi" e "Vite Splendide" toccando melodie poco originali che suonano come b-sides di Zen Circus o dei primi Bluvertigo e si conclude con il funky surreale di "Il Cielo di SuperMario" e le chitarre slide di "Tempo". Un album che arriva con qualche anno di ritardo dalla moda retrò del riprendere sonorità anni '70, inacidirle con chitarre al limite della cacofonia e scarnificarle al limite del possibile. Monotonix, Two Gallants e The Black Keys sono i fondamenti internazionali di "Andrà tutto bene"; Bud Spencer Blues Explosion, Lombroso e Afterhours quelli nazionali. I Rashomon riescono a mescolare le istanze musicali degli ultimi anni in un album ricco di contraddizioni e pieno di belle speranze ma che si perde quando ricerca melodie orecchiabili e radiofoniche. Un ottimo esordio comunque, in attesa di un prossimo lavoro con più coraggio nell'osare e con l'aggiunta di un pizzico di personalità.
Articolo del
22/12/2011 -
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