|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Vanillina
Conta Fino A Dieci
2011
Bilingüe Music
di
Alessandro Basile
|
|
Che fare rock in italiano non sia mai stato semplice lo sanno in molti. E’ chiaro, la nostra lingua non si sposa facilmente con determinate sfumature. Nonostante ciò sono sempre di più le band del nostro Paese che continuano a cimentarsi in un genere dove forse si è detto tutto, ma dove non è mai troppo tardi per stupire e sorprendere. Il Teatro Degli Orrori, grazie ad una serie di trovate stilistiche geniali, è riuscito a portare una nuova ventata di entusiasmo sia tra gli addetti ai lavori più scettici che fra gli appassionati di musica indipendente italiana. E i Vanillina? Il loro background è completamente diverso rispetto a quello che caratterizza la formazione veneta capitanata da Pierpaolo Capovilla. Non è dunque il caso di azzardare paragoni di alcun tipo. I Vanillina hanno infatti un modo tutto loro d’intendere e di sviluppare il rock. Un modo talmente schietto che non lascia scorgere particolari radici sonore. Niente echi blues, tantomeno noise, stoner, psichedelica e quant’altro. Il sound, che si presenta abbastanza moderno ed originale, ricorda un po’ quello dei Malego (power trio romano in pista già da un paio d’anni) per via di un mix coerente di cattiveria ed eleganza. L’approccio, in ogni caso, è impeccabile in quanto sincero. Riescono a mantenere una buona esplosività grazie soprattutto ad un groove solido, capace di rendere compatto e sanguigno il suono globale che viene sprigionato dai tre componenti del progetto. Dimostrano di saper essere trascinanti anche senza l’impiego costante di riff roboanti, puntando anche su altri espedienti come le incessanti progressioni di chitarra elettrica che, spesso e volentieri, hanno il compito di aprire i singoli brani. A proposito di chitarre, neanche troppo ripetuto risulta l’abuso degli assoli, di solito imprescindibili nel rock. Ciò dovrebbe far comprendere come uno degli obiettivi basilari dei Vanillina si riconduca al desiderio primario di abbandonare determinati clichés, evitando così eccessive reiterazioni strutturali. La presenza del sax nella seconda parte di “Vado Via” e l’arrangiamento acustico della conclusiva “Cristo Santo” confermano le osservazioni rilasciate sopra. Optando per brani non troppo lunghi, il power trio lombardo confeziona un LP conciso, secco. In una parola: fulmineo. Niente spazio dunque per l’inutilità e quindi per le tracce riempitive. “Conta Fino A Dieci” racchiude una dozzina ben prodotti e convincenti. Magari non sarà l’album dell’anno, questo va detto. Tuttavia l’ascolto ripetuto dei pezzi fa dedurre quanto essi possano essere maggiormente straripanti in un contesto live. La certezza è che su un bel palco daranno il meglio di sé. E forse è proprio la dimensione concertistica quella prediletta da Davide Lasala e soci che, in questo momento, non vedono l’ora di tornare on stage per far tremare un bel po’ di pavimenti.
Articolo del
08/01/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|