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Ten Story Apartment
Popup Inferno
2011
CD autoprodotto
di
Fernando Rennis
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La musica dei Ten Story Apartment più che un quadro dai contorni netti e lineari, potrebbe essere paragonata ad un’opera di Kazimir Malevich. I sei episodi di questo album creano sfumature emotive più che linee nitide e regolari, enfatizzano i crescendo e le pause proprio come un capolavoro dell’astrattismo pone l’accento su tutto ciò che risulta irrealmente reale. Di rado a prevalere è la dolcezza di bordo cornice come in ”Farewell Stars”, il più delle volte è la corposità del suono che riempie tutto lo spazio a sua disposizione come in ”Afetrmath of The Peace” o ”...and God Stomped His Foot”. La chiusura viene affidata ad un brano che raccoglie tutto ciò che si è seminato durante il flusso delle tracce di questo “Popup Inferno” che altro non è che puro post-rock in cui la dose massiccia di chitarre viene rincarata da una base ritmica densa e puntuale. Si tratta della epica ”If Heat Rises, Heaven Must Be Hell” che in quasi sette minuti tocca tutti i punti emotivi di questo disco. Lo zenit però è ”Cutthroat Bastarde” la sua forza è la compattezza, il suo essere concisa, il dare emozioni che sollevano i sensi subito dopo averli sepolti nello strazio di un giro di chitarra chiuso e vorticoso. Ci sono canzoni e dischi su cui non si può scrivere molto perché si rovinerebbe l’equilibrio che un brano o un album conservano gelosamente quando la qualità è di casa, perciò è arrivato il momento di lasciare che le note prendano il posto delle parole. Buon ascolto..
Articolo del
25/01/2012 -
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