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Salvatore Altieri
Dove E’ Meglio Che Tu Sia
2011
CD autoprodotto
di
Alessandro Basile
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Salvatore Altieri è un giovane compositore e cantautore nativo di Castello del Matese, piccolo affascinante comune immerso nel verde della provincia di Caserta. Ha alle spalle diversi anni studi e seminari che gli hanno consentito di affinare la propria tecnica chitarristica. E’ proprio dalle sei corde che solitamente prendono forma i suoi brani. Cinque di questi sono contenuti nella sua prima prova in studio, intitolata “Dove E’ Meglio Che Tu Sia” e sfornata lo scorso 27 ottobre. Il minialbum, che racchiude anche il videoclip della title track, si contraddistingue per un taglio scarno ed essenziale. Sono del resto – quasi – sempre gli arpeggi di chitarra acustica a fare da spalla al timbro vocale fine e delicato dell’artista. A dar colore ci pensano poi qualche percussione ed una manciata di note di basso. Questo è ciò che accade fondamentalmente in “Senza Fiato”, “Il Giorno Più Bello” ed “Allontanarsi Verso Di Me”, episodi forse troppo brevi e poco incisivi in quanto non sviluppati a dovere. In tutt’altro modo si apre e si chiude invece il disco. Il primo pezzo in scaletta è infatti “La Pace”, una breve composizione strumentale frutto di un grazioso motivo generato dal pianoforte. Discorso del tutto differente per la canzone che dà il titolo alla raccolta. Si tratta un pezzo molto articolato che finisce per mostrare piccoli elementi di progressive. All’intro strumentale, un po’ sulla falsariga degli arpeggiati di “Starway To Heaven” dei Led Zeppelin e “The Pretender” dei Foo Fighters, segue un crescendo sonoro che va di pari passo con l’intensità sempre maggiore del cantato. Nella seconda parte s’inseriscono anche le distorsioni elettriche che danno un piglio maggiormente rock ad una ballad apparentemente timida in partenza. Accanto a dei buoni spunti musicali, in cui si percepiscono pregevoli richiami alla bossanova, contrastano invece dei testi poco convincenti che sminuiscono un po’ il tutto. Se non altro emergono sempre le stesse immagini, frutto sicuramente di emozioni personali ma, spesso e volentieri, un po’ troppo sdolcinate. Ne risente quindi la scrittura che, di conseguenza, lascia un po’ a desiderare, se non altro per mancanza di originalità. Come ogni debutto, questo è solo il primo tassello di molti altri che saranno pubblicati negli anni a venire (tra l’altro è già in lavorazione il nuovo album). La certezza è che in futuro Salvatore Altieri riuscirà a trovare il modo più giusto per rendere mature ed intriganti le sue canzoni. Per ora c’è da lavorare ma, a quanto pare, le basi ci sono.
Articolo del
11/02/2012 -
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