Der Noir A Dead Summer 2012 RBL Music Italia di Daniele Bagnol

Tra i giovani esponenti della corrente new wave italiana, segnatevi questo nome: Der Noir, freschissima band romana che apre uno squarcio inserendosi in quel sottogruppo infinitesimale del genere, chiamato “cold wave”. Tre musicisti provenienti da esperienze distanti - hardcore/punk, blackmetal, hip hop/techno - che si scontrano creando un mix esplosivo, il tutto in meno di un anno.
Effluvi retrò di anni ’80 ed utilizzo di macchinari esclusivamente vintage analogici per ricreare una dimensione originale da Bauhaus, o Siouxsie & The Banshees, non sono altro che la punta dell’ iceberg di questo esordio nostalgico che si fa apprezzare per le capacità della band di mettere dentro il calderone parecchia roba, tutta suonata in modo sopraffino: dal dark al gothic, dal pop tormentoso allo shoegaze meccanico, per ritornare appunto all’ ultimo afflato della wave più glaciale.
Atmosfere alienanti, attorcigliate ad una voce profonda e malinconica à-la-Peter Murphy, producono paesaggi che sembrano inesplorati ed inaccessibili a forme di vita; e poi ci sono l’utilizzo di synth e drum machine, veri gioielli incastonati nelle strutture melodiche di chitarra e basso, che rendono tutto molto più al limite tra l’industriale e l’onirico, immergendoti in quel tipo di sogno in cui ti senti inerme, indifeso.
“A Dead Summer” insomma ti trascina giù, verso la semioscurità e da lì ne rimani inchiodato per l’ eternità attraverso una costante forza di attrazione. Ecco qui un gruppo italiano su cui scommettere, ma sul serio.