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While Sun Ends
The Emptiness Beyond
2011
CD autoprodotto
di
Arianna Mossali
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Esordio in versione full-length per i bergamaschi While Sun Ends, in circolazione dal 2008 e già autori dell’EP "Exile". Il titolo dell’opera prima è "The Emptiness Beyond" e le premesse sono decisamente buone, anche se c’è ancora del lavoro da fare. Interamente autoprodotto, "The Emptiness Beyond" ha visto la collaborazione di Antti Loponen (Consciousness Removal Project), Rubens "Crono" Bertini (Hungry Like Rakovitz), Matteo Bonera e Jonathan Panada (Sunpocrisy) e Giuseppe Falco (Triste Colore Rosa). Il death metal dei While Sun Ends, adeguatamente pesante ed aggressivo, è costellato da inserti più “gestibili” – gothic su tutti, ma anche tanto post-rock – la cui funzione non è del tutto chiara: vero, fanno tutto tanto bello e tanto creepy; ma a dirla tutta il semplice impianto death, magari mitigato da qualche passaggio melodico, sarebbe stato ampiamente autosufficiente, anche perché la dolce e graziosa Serena Caracchi alterna vocalizzi angelici a scream e growl degni di un’Erinni inferocita con una nonchalance sbalorditiva, ed è perfettamente in grado di dar vita da sola al brano intero. Lo dimostrano i cori sovrapposti di "The Stage" e le clean vocals dissonanti di "Reminiscence", peraltro valorizzata da un ottimo lavoro della chitarra sia in fase di riffing sia nell’arpeggio finale. "Self Made God" presenta sia melodie orientaleggianti sia parti di testo in latino, che confermano una ricerca esasperata della varietà da parte della band, che tende spesso a variare ritmiche e impianto della canzone in modo non sempre del tutto coerente (un difettuccio già notato in “Winter”). "Concubine" è il brano più lungo e più interessante, dove effettivamente la ricerca compositiva di questi ragazzi si esprime al meglio trovando soluzioni tenebrose e sofisticate alla Septicflesh. Si chiude con la martellante "No Door Room", brano senza compromessi in cui l’anima death ha improvvisamente il sopravvento sulle atmosfere sognanti ed ossianiche. Spunti e idee sono addirittura sovrabbondanti, si tratta ora di definire e limare meglio i passaggi tra i diversi generi presenti nel sound dei While Sun Ends e cercare un po’ più di uniformità. In bocca al lupo!
Articolo del
23/02/2012 -
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