|
“We don’t play for fun, we don’t play for pleasure. We play to survive and to carry on the real essence of rock’n’roll” (“Non suoniamo per divertimento, non suoniamo per piacere. Suoniamo per sopravvivere e per portare avanti la vera essenza del rock'n'roll”): dopo una dichiarazione programmatica così, ci sarebbe ben poco da aggiungere. I The Doggs nascono dalle ceneri dei Detonators, per ereditare un suono molto vicino a Iggy Pop e agli Stooges, con anche importanti influssi dei Velvet Underground. Impertinenti, irriverenti, provocanti, senza regole: proprio come la copertina dell'EP “Black Love”, con un contrasto dai colori caldi che nasconde il femminile frutto proibito. Nel corso delle cinque tracce presenti, si alternano assolo avvolgenti, ritmi ipnotici, batterie esplosive e una voce davvero azzeccata per questo tipo di proto-punk/garage. Questo trio milanese si era già messo in mostra nel 2009 con i quattro brani dell'EP omonimo, dove erano più che evidenti i richiami del sound stoogesiano (soprattutto a “Fun House”). In questo ultimo lavoro, i The Doggs continuano sulla stessa lunghezza d'onda, senza essere particolarmente interessati a raggiungere un sound più ricercato e originale, sempre fedeli alle radici che hanno contraddistinto il loro background musicale. La prima traccia, “Black Love”, è la stessa che dà il titolo all'EP: una dichiarazione d'intenti, un marchio di fabbrica. Segue “Hit Me”, che esplode rabbiosa e cattiva; l'ottima “Dead City Bleeds” parte con un arpeggio distorto e chiude con una grande carica; ripetuto come un mantra, “Life Kills” è un brano in puro stile Iggy Pop, che conserva il meglio nel finale. Per concludere l'EP, ecco una cover di “Venus In Furs” dei Velvet Underground, davvero ben riuscita. I The Doggs portano a Milano la voglia di Detroit, di quella Detroit così harsh, così nuda, così cruda. Gli inserti di sax, è innegabile, sono davvero una chicca. Poco importa se le tracce si somiglino tra loro, perché scorrono rapide e taglienti come pericolose lame affilate. Quando il vero rock'n'roll diventa uno stile di vita, a che serve essere originali?
Articolo del
02/03/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|