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Hypnotheticall
Dead World
2011
Insanity Records
di
Arianna Mossali
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L’indicatore di qualità schizza verso l’alto e il mondo del prog metal tricolore per l’ennesima volta si conferma “alive and kicking”, come direbbero i Simple Minds. A certificare che potenti alchimie ribollono nel magico calderone progressive sono questa volta gli Hypnotheticall, con ”Dead World”. L’omaggio ai grandissimi Nevermore è palese, anche se l’album non ricalca le atmosfere tenebrose amate dalla band di Warrell Dane. Al di là dell’esecuzione praticamente perfetta, l’interpretazione del metal degli Hypnotheticall è lussureggiante ed aggressiva al tempo stesso. Sprazzi di gothic, symphonic e persino doom accendono i brani rendendoli unici. La sezione ritmica è spesso complessa, talvolta tortuosa (”The Eternal Nothingness of Sin”), il che può rendere un po’ problematico dipanare l’intreccio musicale; a parte questo, ben pochi difetti si possono riscontrare in “Dead World”, in cui tonanti e genuini episodi metal (”No Room to Imagination”) si alternano a giochi di splendide melodie (”Lost Children”), brani molto sperimentali sullo stile dei Rush (”Heaven Close at Hand”) e refrain trascinanti (”Fear of a Suffocated Wrath”, i Fates Warning del terzo millennio…). Bellissimo e variegato, ben suonato e curato nelle liriche. Per quanto riguarda la band, corre voce di un cambio di formazione nel reparto songwriting, che speriamo non influisca più di tanto sulla qualità del prossimo lavoro: sarebbe un vero peccato!
Articolo del
03/03/2012 -
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