|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Home
Eleven
2011
Tannen Records
di
Daniele Bagnol
|
|
Gruppi sul genere degli Home, in terra di Britannia, ne vengono sfornati a palate senza badare minimamente alla bravura, ed ogni tanto dal mazzo esce qualche gioiellino. Non per ripetere la solita solfa, ma in Italia la cosa è molto differente perché anche una band capace spesso ha molta difficoltà ad emergere: per questo un plauso va anche all’ottima Tannen Records che ha puntato su di loro. Il terzetto, purtroppo più conosciuto in Veneto che nell’intera penisola, fa esplodere il terzo album “Eleven” che dimostra già dalle prime note di essere dinamite pura: è la carta d’identità di una band che ha riferimenti nella west coast americana ma soprattutto nel passato della terra d’Albione, spruzzandoci dentro un powerpop più frizzante. “Eleven” insomma è un cofanetto che ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, dimostra le ottime qualità di una band impastata in modo impeccabile tra i tre componenti sia a livello di strutture musicali che di personalità: si marcia tutti nella stessa direzione, insieme, creando un prodotto compatto ed omogeneo. Stile chitarristico alla Jack White (”Cowards”) e forza primitiva degli anni ’60 reinterpretata in modo più attuale sono la punta di diamante del disco che risulta semplicemente diretto ed energico senza troppi fronzoli intorno, ascoltare ”Fat Boys” per credere. Per il resto, goccioline di sudore scendono con le chitarre instancabili di ”Soldier of Love”, per poi passare alla dolce ”There’s No Need to Complicate This Life, Everything is Gonna Be Alright”, ricca di coretti in costume da bagno che arrivano dritti al cuore: qui soprattutto vanno aggiunti i giusti rimandi ai quattro scarafaggi del Merseyside, sempre percepibili ma mai soffocanti. E poi lo ammetto, va bene, con la pregevole cover di ”The Goonies ‘R’ Good Enough” riletta in chiave moderna più effervescente, con l’apporto dell’armonica di Mojomatt Bordin dei Mojomatics, hanno riaperto un cassetto della mia infanzia. Per chi non li conoscesse ancora, saranno una bella scoperta; per chi già ne aveva sentito l’eco, una conferma.
Articolo del
09/03/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|