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Vi siete mai soffermati ad ascoltare tutte le voci che si rincorrono nei vostri pensieri? Quelle per esempio che vi fanno dubitare di una decisione presa, quelle che vi fanno esitare o ancora quelle che vi parlano di sogni e progetti futuri. Che voce hanno i ricordi? La tentazione? Il rimorso? La determinazione? Ebbene, immaginate per un attimo che tutte queste voci prendano forma e diventino reali, udibili. ”Perfavore Sing” è tutto questo. Maestro del trasformismo vocale, Vincenzo Vasi è senza dubbio una delle voci più versatili del panorama italiano attuale. Da sempre attratto dalla musica elettronica e dalla spazializzazione del suono, polistrumentista e thereminista, trasforma ogni suono vocale in materia sonora da plasmare e riplasmare, sicuro di una intonazione sempre perfetta. La sua voce è senza dubbio la protagonista indiscussa delle ben venticinque tracce che compongono il disco, accompagnata dal lirismo del theremin e dal pianoforte di Giorgio Pacorig, a questi si aggiungono Fender Rhodes, looper, drum machine, synth ed effetti vari. Vasi descrive così il suo progetto: “È uno studio sulla voce e sulla vocalità, sui vari modi di interpretare una canzone, riarrangiarla, stravolgerla, a volte smembrarla fino a renderla irriconoscibile. Quindi cantare e soprattutto cantare me stesso, semplicemente cantare, senza pregiudizi, qualsiasi genere, con un repertorio molto vario. Un incontro-scontro con la canzone (…) Ho scelto come compagno d'avventura il pianista Giorgio Pacorig, partner perfetto e fondamentale, capace di strappare e ricucire melodie e strutture armoniche creando territori sonori unici, dove la voce può correre e saltare liberamente. Divide con me l'esperienza e il reciproco forte stimolo ad abbattere il muro di convenzioni che spesso circonda la canzone". Quasi la metà dei brani rivela canzoni scritte e improvvisate da Vasi e Pacorig mentre l’altra metà si compone di nuovi arrangiamenti e reinterpretazioni di canzoni di vari autori. La ricerca sperimentale sulla voce diviene quindi strumento di rivisitazione di brani come ”Canzone dell’Amore o della Precarietà di Claudio Lolli, ”Moribound The Burgmeister” di Peter Gabriel, ”Hell No” dei The Resident, ”Lo Que Mas Quiero” di Violeta Parra. Visionario e surreale in ”Crisi d’Identità”, ironico e dissacrante in ”Cambierò” della Oxa, Vincenzo Vasi sa anche essere di una delicatezza struggente in ”E Poi Morire” di Bruno Lauzi e di un lirismo delicato e ovattato in ”Lacrima I, II e III”. Sicuramente un disco curioso, creativo e rocambolesco.
Articolo del
14/03/2012 -
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