|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Sir Frankie Crisp
Charming Sounds
2012
Irma Records
di
Stefano De Stefano
|
|
È fin troppo facile capire dove voglia andare a parare questo quartetto pugliese: Sir Frankie Crisp è il nome del primo baronetto inglese, cui George Harrison ha dedicato la canzone “Ballad of Sir Frankie Crisp (Let it Roll)” – contenuta nel doppio album All The Things Must Pass del 1970 – dopo aver acquistato proprio in quell’anno Friar Park, la casa in cui l’avvocato e microscopista inglese visse. Se a questo aggiungiamo che la band inizia il proprio percorso artistico come tribute band del silenzioso George, partecipa diverse volte all’International Beatle Week a Liverpool e opta per una copertina che richiama proprio quella del doppio disco Harrisoniano del 1970, diventa chiaro come inquadrare la cornice di un disco tuttavia decisamente piacevole e rispettoso verso la tradizione: l’intento è quello di scrivere canzoni di proprio pugno e confezionarle con quel sound a metà tra gli ultimi Beatles (peraltro citati per nome in una canzone), il George Harrison solista e la superband The Traveling Wilburys. Le dieci canzoni di Charming Sounds sono fedeli specchietti di quella che è stata la scrittura del Quiet Beatle, rispettosi verso il classico sound delle sue chitarre elettriche e orientati principalmente a costruire le canzoni sulle chitarre ritmiche acustiche e l’uso organi alla Tom Petty. L’amore dei Sir Frankie Crisp verso il proprio idolo non viene certamente celato, anzi, viene messo genuinamente e romanticamente in luce. Tutti gli episodi che compongono il disco sono piacevoli riassunti di un’opera già scritta decenni fa, per cui davanti all’ascoltatore si profilano due strade. O si chiude il lettore e si corre ad acquistare un qualsiasi disco dei 70’s di George Harrison; oppure ci si dimentica che siano esistiti i Beatles e si inizia a godere della forte vena pop del disco e di quel sound così acustico e vintage. Il rischio di essere beccati a svolgere il proprio compito copiando quello del primo della classe è decisamente alto, ma se riescono a farla franca i Sir Frankie Crisp – forse troppo indulgenti verso sé stessi – riusciranno a portare con le palpitazioni i risultato a casa.
Articolo del
26/03/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|