Hatesower Humunperfection 2012 Casket/Copro Records di Arianna Mossali

Li abbiamo recentemente visti in azione al fianco di Malevolent Creation e Vital Remains, nel Sound Of Extreme Tour 2011, e già si erano fatti conoscere per le apparizioni a fianco di Testament, Stratovarius, Behemoth, Amon Amarth, Necrodeath, e molti altri ancora. Ma gli Hatesower, ex-Inside, sono anche autori di due demo e di un primo full-length, dal titolo “Impaled By Your Soul”, già ben accolti dalla critica specializzata.
”Humunperfection” conferma che abbiamo per le mani una band col coltello fra i denti, dotata di un peculiare senso dell’apocalittico nella stesura dei testi e di una somma e terminale brutalità nel songwriting. Grasso che cola, dunque, per quanti abbiano sufficiente spina dorsale per reggere questo fuoco incrociato nel quale gli Hatesower, con l’aiuto sapiente di Luca Miniero e Mika Jussila, piazzano otto legnate terrificanti, da lasciare spossati e senza fiato anche i più accaniti animali da headbanging.
”Pain Of Screaming” cala subito l’asso della voce guerresca di Ago, sorretta da un riff a rotta di collo, che colpisce e stordisce sin dall’attacco. ”Apocalyptic Shadows” si attesta su un riffing più dissonante, distorto e sfasato, che fa risaltare lo scream demoniaco del vocalist e il blast beat. Sulla stessa linea anche ”Amon”, che tra bruschi e repentini stop&go nel gioco voce-chitarra mette anche in evidenza un grande assolo. Molto sostenuta anche ”Blood Flows”, mentre le successive ”Slave Of…” e ”The End You Deserve”, pur non essendo particolarmente indiavolate, sono tra i brani che più colpiscono, grazie ad un deciso approccio death e al lavoro delle chitarre che delineano storie raccapriccianti. E’ il turno di ”Fragility”, e il titolo non vi tragga in inganno, perché il brano ripropone i secchi stop&go già notati in “Amon” creando delle ritmiche infernali. Chiude la sulfurea “Escape”.
Malevolo, estremo, potente, Humunperfection ci consegna una band matura e senza alcuna remora nell’urlare in faccia al mondo il proprio modo di essere, musicalmente e non. Per stomaci e orecchie forti.