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Dust
Kind
2012
Tomobiki Music / Venus
di
Martina Consoli
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Band di nuova generazione dell’entroterra milanese, i Dust si sono cimentati con la pubblicazione del primo EP ufficiale “Kind”. In fatto di performance dal vivo il gruppo – in tutto i componenti sono sei – in realtà non è alle prime armi, ha già alle spalle alcune esperienze come band di apertura di altri gruppi musicali e come performer di diversi festival e manifestazioni. Influenzati dal suono dei The Smiths, The Cure e dai più recenti R.E.M ed Artic Monkeys si destreggiano tra rock britannico ed americano, avvalendosi per il loro debutto anche della collaborazione di Paolo Alberta (fonico dei Negrita), che ha mixato ben due singoli e nella produzione del disco da Matteo Sandri, già al lavoro con il gruppo de Il Genio . Le cinque tracce che compongono L’EP non mancano di una elaborazione personale delle componenti musicali permeate da sonorità rock contemporanee, come quelle incisive di O My Mind - traccia d’apertura - continuando poi con gli accordi decisamente più pop di InkLoaded Love, orecchiabile e di immediato impatto, una radio inglese c’è da scommettere la inserirebbe senza alcun dubbio all’interno della propria programmazione musicale. Collapse Of Art è pervasa da suoni iniziali lenti e penetranti che si trasformano nel fluire delle note più dense e corpose dell’intermezzo per poi ritornare progressivamente alla leggerezza iniziale. Il mood romantico e sensuale delle chitarre di Still Hiding, Still Trying è posto a chiusura di questo EP che strano a sapersi è interamente di produzione italiana, insomma quando il Made In Italy può ancora contare sul suo potere d’esportazione.
Articolo del
18/05/2012 -
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