|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Triodo Project
tURN iT oN
2012
CD autoprodotto
di
Nicolina Di Gesualdo
|
|
I Triodo Project nascono nel 2010 dall’incontro di Francesco Cilione, Fabrizio Baracco e Simone Morandotti con l’idea di dar vita ad un progetto nuovo e all’avanguardia. Dopo ben due anni di gestazione riescono a dare alla luce ”tURN iT oN” e a realizzare indubbiamente buona parte dei loro intenti. Infatti ci troviamo di fronte ad un album composto da nove cover-noncover strumentali, cantate soprattutto dal suono della tromba, che spaziano dai Beatles ai Nirvana, da Fabrizio de Andrè a Bill Withers, riportandone i maggiori successi e reimpastandoli alla “triodo” personalissima maniera. Non potevano fare scelta più azzeccata, anche perché diciamocelo, ne abbiamo le tasche piene di cover band, tribute band, in generale di gruppi che riempiono le piazze ma che si rivelano noiosi cloni e si limitano a riproporre soltanto copie (spesso mal riuscite) delle canzoni di successo. Qui il discorso è ben altro e si estrania dalla precedente premessa. Infatti in “tURN iT oN” l’utilizzo dell’arrangiamento synth a volte smussa così tanto gli angoli della melodia da renderla quasi irriconoscibile, come nel caso di Yesterday. In altri, invece, il brano viene riproposto in modo abbastanza fedele, senza particolari stravolgimenti, come in Smells Like Teen Spirit. Qui i tre musicisti mostrano con orgoglio il marchio stampato a fuoco dai Nirvana che, in bilico tra una base elettronica e il suono deciso della tromba e delle tastiere, viene lasciato piacevolmente ben visibile. Piuttosto insolita la scelta di inserire come intro di Bocca di Rosa il manifesto elettorale che venne utilizzato da Moana Pozzi nel ’92. Anzi. Più che insolita verrebbe da dire “provocatoria”, visto il periodo politico appena conclusosi tra bunga-bunga e beffarde riesumazioni del ‘Partito dell’Amore’. Particolarmente apprezzabili Il Cielo In Una Stanza di Gino Paoli e Io Che Amo Solo Te di S. Endrigo. Qui l’utilizzo di suoni fortemente synth unito ai loop originali e in Io Che Amo Solo Te al suono pastoso del flicorno, svecchia parecchio e trasforma non poco due classici della canzone italiana degli anni ’60. Scivolano nel romanticismo con Ain’t No Sunshine di Withers, con cui creano un’atmosfera a metà tra il blues e il lounge, rinforzata e sostenuta dal suono caldo e avvolgente del contrabbasso. I Triodo Project ci sanno fare, e il loro disco d’esordio è rivolto soprattutto a coloro che amano la musica a 360° e che apprezzano suoni sperimentali e di qualità, senza alcun tipo di pregiudizio.
Articolo del
20/05/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|