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The Villains
Here Comes The Villain
2012
ForEars Debut
di
Fernando Rennis
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Arrivano i cattivi…e meno male. Arrivano portando una ventata di suoni e sensazioni coi quali poter allontanare la calura estiva per la freschezza che li rende piacevoli e intensi allo stesso tempo. ”Here Comes The Villain” è uno strattone che cambia la giornata, un gomitolo di fili colorati che toccano tutte le tonalità dell’indie-rock con sprazzi di psichedelia e garage-rock. Il quartetto modenese si proietta in un panorama sonoro e lirico internazionale grazie al carisma di Giorgia Minelli, che racchiude in se frammenti di ego di Patti Smith e Siouxsie & The Banshees, e soprattutto ad un’alchimia che si esplicita in rimandi a qualche venatura di brit-rock da un lato e post-punk dall’altro. La titletrack iniziale suona molto Oasis: ritmo sostenuto, voce filtrata e chitarroni in primo piano. Fire In The Ballroom ricorda un po’ le Dum Dum Girls col suo rock ‘n’ roll soft e sbarazzino, mentre The Game Of Catching Sand col suo ritmo sincopato e travolgente riporta l’atmosfera ad una dimensione psichedelica che esplode nel ritornello incalzante. The Importance Of Being The Hero è graffiante e accompagna l’ascolto fino alla chiusura con The Graduate, meno violenta ma efficace e schietta come tutti i brani di questo Ep. I cattivi se ne vanno così come sono venuti ma se ne sente già la mancanza che, speriamo, possa essere colmata al più presto con un nuovo progetto, magari di lungo respiro. Nel frattempo godiamoci questo splendido esordio.
Articolo del
18/06/2012 -
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