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Moveonout
Here
2012
Self
di
Francesca Ferrari
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Spesso la scommessa in un disco sta - oltre che nel fare ovviamente un buon disco – nel trovare la giusta grafica, quell’immagine simbolo che rispecchi le direttive principali dell’idea, che resti impressa nella mente accompagnata dalle note dell’album, quella sorta di unione tra musica e immagini che ci fa apprezzare a pieno il lavoro compiuto. Nel caso di ”Here” dei Moveonout devo ammettere che la copertina nella sua elegante semplicità mi aveva letteralmente stregato, anche se poi alla fine resta purtroppo un’immagine fine a se stessa non rispecchiando in nessuno modo l’energia e lo stile di questo disco. I Moveonout nascono sulla lunga distanza dal progetto RLM, muovendo da atmosfere acustiche verso un sound elettrico che si pone al crocevia tra Pop, Alternative Rock e Metal. Le stratificazioni sonore si assemblano una sull’altra, dando all’album un sapore denso, scuro, come una nube di fumo in cui ben presto l’energia di tracce come Drury Lane e Clockhouse o l’eleganza di ballate come Earl Grey si perdono in soluzioni meno brillanti (vedi ad esempio Mayo) e un po’ preconfezionate. L’idea che aleggia su tutto il disco è quella di un ottimo esercizio di stile, valido da un punto di vista musicale, a parte alcune parentesi, e soprattutto dal punto di vista vocale perché indubbiamente la forza dell’album è riposta in buona parte nella tecnica vocale. Ad aleggiare eterea ed elegante tra chitarre ed effetti di distorsione infatti è la voce di Marianna D’Amario che si muove leggera su melodie semplici - a volte un po’ ripetitive - restando però capace di distogliere dalla banalità di certi passaggi a patto che non vi sprofondi a sua volta. In definitiva diciamo che questo “Here” è un punto di partenza da cui “spostarsi-in-avanti” che pone le premesse tecniche per una via più personale e innovativa da cercare nel prossimo lavoro e seguire fin dove li porterà, svincolata dal “suona come” o “assomiglia a” che ritornano prepotentemente durante l’ascolto di questa prima prova discografica.
Articolo del
24/06/2012 -
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