|
I Merendine sono una band di lotta. Detto così, con quel nome, suonerà anche un po’ grottesco; ma, nel solco della tradizione dei ‘monicker’ assurdi (anche senza il suffisso Atomiche, abbandonato, assieme alla chitarra solista, sulla strada verso il nuovo album), i ‘thrasher’ veneti hanno dato vita a un modo tutto loro di essere musicisti, molto più somigliante ad una vera e propria fratellanza che al rock’n’roll way of life, e che coinvolge ai massimi livelli i loro numerosi fan, italiani e non (per inciso, ne sono direttamente testimone, e approfitto per ringraziare i Merendine della giobbesca pazienza con cui hanno seguito tutte le fasi di una travagliatissima missione “consegna CD”). Al di là della solida amicizia che lega i membri dei Merendine, gli alti e bassi che hanno caratterizzato la loro avventura, il passaggio tutt’altro che indolore da tribute band dei Metallica a gruppo autonomo ed affermato, si riflettono più che mai nel sound e nello spirito di questo nuovo lavoro, ”New World Disorder”, una lezione di metal che unisce influenze diverse ad una personalità rocciosa. Il gruppo sembra finalmente tirare le fila di 17 anni di gavetta sudata e convinta, ancorché costellata di collaborazioni super-lusso: Jeff Waters, Testament, Savatage, Doro, Seven Witches e molti altri, ciascuno dei quali ha in qualche modo lasciato la sua impronta in “New World Disorder”. Il risultato è un ‘hard’n’thrash’ estremamente diversificato, impostato principalmente su nerboruti midtempo, ma nel riffing impeccabile di Luca Securo trovano spazio anche moderne sonorità post-thrash di stampo Disturbed, Godsmack, Damageplan e simili. Per quanto riguarda i testi, la band ha ulteriormente sviluppato le tematiche in cui già si era cimentata negli album precedenti: politica, condizione dell’essere umano, necessità di sottrarsi ad un meccanismo che opprime e stritola chi non è in grado di decidere autonomamente e di pensare con la propria testa. L’album si apre con The New Rebels, un classico pezzo thrash, non velocissimo, ma fluido e potente, di cui è già in circolazione anche il video. Revolution rende onore alla voce possente ed espressiva di Luca Zandarin, e alla batteria, altrettanto determinante per il risultato finale, di Luca Cerardi. We Know The Trick è un pezzo veloce, dal refrain assolutamente irresistibile, ma è la successiva Stand Up And Fight a conquistare la palma di brano-anthem dell’album, e forse degli stessi Merendine, un incitamento corale a corna alzate a rialzarsi e continuare a combattere dopo ogni inevitabile caduta. Declaration è una track particolare, di non facile lettura, sicuramente condensa tutto quello che di “post” c’è nel sound della band mentre della title track poco c’è da dire: thrash all’ennesima potenza!! Servants è più sorniona, con quell’intermezzo decisamente rallentato. Blind People è un brano vivace, ritmato, apparentemente poco metal e molto rock, ma l’impianto titanico della sezione ritmica by Luca Cerardi & Dario Bianchi non tradisce ed è riconoscibilissimo anche qui. Freendom è un altro midtempo portentoso, magari non pesantissimo, ma maledettamente efficace. In Spin Doctors torna in auge l’inventiva di Cerardi alla batteria, e la track risulta una delle più mutevoli e dinamiche dell’album. Bandits ripropone le influenze più moderne della band, e infine Self Destruction, sulla falsariga di grandi classici come Cemetery Gates dei Pantera, tanto per citare quello più “ovvio”, parte lenta e sottotono, quasi una ballad malinconica, per poi esplodere in tutta la potenza che ormai abbiamo imparato a conoscere. Un ritorno atteso e che non delude, quello dei Merendine, che si dimostrano thrasher di razza sì, ma attenti ad un’evoluzione intelligente e aperta anche alle nuove sonorità. E ci piace pensare che “New World Disorder” sia un po’ dedicato agli eroi del quotidiano, a tutti noi che non abbiamo vita facile e che dobbiamo lottare, cadere infinite volte e altrettante volte rialzarci, per ottenere ciò che vogliamo e per non farci schiacciare da quel meccanismo che i Merendine denunciano nelle loro canzoni.
Articolo del
22/08/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|