Quiet In The Cave Tell Him He’s Dead Ep 2012 Cave Canem DIY di Arianna Mossali

Scusate se lo dico, ma qui veramente ci si mette la sfiga. Ovvero: riuscite a scovare una band che sforna idee geniali a pioggia e le impasta con un sound avanguardistico, maligno e ossianico al tempo stesso, da far venire la pelle d’oca alta un dito; neanche il tempo di esultare, e da ferale comunicato riportato anche su Facebook apprendete che i casi della vita sono talvolta nefasti e che la promettente parabola dei Quiet In The Cave si è esaurita nel relativamente breve arco di un decennio, lasciando alla solerte Cave Canem DIY il compito di promuovere “Tell Him He’s Dead”, canto del cigno della talentuosa band toscana.
Cave Canem DIY non si limita a ricercare e produrre band alternative nell’area dell’Amiata e dintorni: è un collettivo culturale a 360°, attivo nell’organizzazione di seminari, workshop, rassegne, proiezioni e quant’altro. Quanto ai Quiet In The Cave, dopo l’EP “Monstro” del 2004 e uno split con The Drop Machine, non si sono visti molto in giro come gruppo, ma in compenso hanno avviato svariati progetti paralleli, in particolare il vocalist Munholy, che troviamo anche nei Malfeitor.
E’ un vero peccato che la band abbia deciso di non proseguire questa avventura, perché questo EP avrebbe meritato miglior fortuna. The Dark Passenger è un fantastico chiaroscuro in cui la voce di ispirazione black metal di Munholy si alterna a passaggi strumentali più lievi e cangianti, nello stile di Isis e Pelican. Run Out ha un andamento ridondante che ne accentua la brutalità, stemperata a tratti da pennellate gotiche che richiamano i primi Anathema. Measure è un omaggio alla più classica scuola black norvegese, quella delle origini, cesellato da preziosi inserti sinfonici. Monstro è la più moderna e progressiva del lotto, con venature noise-drone, mentre Lose torna sul terreno battuto nel trittico iniziale, concludendo alla perfezione un EP assolutamente degno di nota. Ragazzi, non è che magari ci ripensate? Se sì, fatecelo sapere!