Fiorindo La Magia del Libro 2012 Smilax Publishing di Stefano Torrese

Fiorindo Tittaferrante, per brevità chiamato Fiorindo, è un cantautore fuori dal tempo. Il suo nuovo lavoro discografico, intitolato "La Magia del Libro", esce per la Smilax Publishing, distribuito dalla Self ed è presente su tutti gli store digitali. E' accompagnato all'interno dell'album da una schiera di musicisti, alcuni di loro molto validi da un punto di vista tecnico, ma che si limitano ad un lavoro di chirurgia estetica per canzonette commerciali.
I brani viaggiano tra un folk semplificato e poche influenze d'autore senza trovare l'amalgama giusta per risultare davvero originali. Le undici tracce che compongono il cd hanno come massimo referente il Fabrizio De Andrè del “Vol. VIII” ma le melodie vocali spesso forzate e le liriche, che usano una spossante rima baciata, risultano prive di personalità ed inventiva. L'opera di rifacimento dei classici si traduce per Fiorindo in una trasfigurazione a sua immagine e somiglianza delle melodie e delle tematiche, ma con l'andare del tempo il riciclaggio di una materia porta al deterioramento del risultato finale. E', purtroppo, una legge fisica.
I tre brani iniziali (Avalon, Don Chisciotte e La magia del Libro) sono pressoché identici sia nella struttura (strofa-ritornello-strumentale) che nelle sonorità riprese dai The Gang ed è difficile riuscire a distinguerne bene le sfumature. Altri brani come Il Giocatore e Fermata Per L'Inferno sono lente ballate scandite da una chitarra acustica che si aprono in ritornelli indecisi.
Fiorindo non ha paura nell'affrontare autori come Pasolini musicando la poesia Supplica a Mia Madre o nel cimentarsi in canzoni che affrontano gravi tragedie naturali ma sprofonda in un qualunquismo sdolcinato e retorico. Le qualità tecniche della band e la semplicità nel creare melodie orecchiabili da parte di Fiorindo Tittaferrante mettono in mostra un certo talento. E' sbagliata però la concezione della figura del cantautore da parte del giovane autore abruzzese. Un cantautore non è mai senza tempo, ma lo vive e lo cavalca per affrontare paure, gioie e sconfitte insieme al suo pubblico e alla sua generazione. Il mondo cantautoriale ha subito con gli anni profonde mutazioni e spesso grandi cantautori sono stati vittime di critiche feroci da parte dei loro stessi sostenitori. Un cantautore che non da fastidio, non è un cantautore; è questo il gioco che contraddistingue un cantautore da un semplice e appassionato musicista di cover.