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Giulia Daici
E Poi Vivere
2012
Prosincro
di
Dannia Pavan
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Giovanissima e con un significativo curriculum alle spalle da quando ha deciso che la musica è il suo ‘progetto di vita’, Giulia Daici è piena di grinta ed energia. E ha una fortissima motivazione che la spinge a tradurre in musica ciò che la attraversa nelle sue esperienze di vita. Da San Remo Giovani al Premio Fabrizio De Andrè partecipa a contest di spessore che le riconoscono un talento sul quale vale la pena che continui ad investire. Le sue canzoni nascono da una innata esigenza comunicativa, per la quale la musica è naturale medium. Così il primo album che realizza e intitola ”E Poi Vivere”, è un distillato della visione del mondo di una giovane cantautrice che sta crescendo. Le melodie che prendono vita sono leggere e frizzanti, molto orecchiabili; il genere si rifà sicuramente al pop italiano ma ci sono anche influenze rock. Spicca nei brani una costruzione imperniata sulla chitarra, strumento che diviene sua naturale estensione quando scopre che scrivere poesie non le basta più e ha bisogno di un orizzonte più ampio, al quale la chitarra dà nuova voce. Così la musica, che l’ha sempre accompagnata nella crescita, lascia spazio alla consapevolezza di un modo di essere e di esprimersi. Nelle 11 canzoni che presenta la linea vocale è brillante, pulita e dinamica, e viene valorizzata in maniera particolare in Sei nell’Aria (e tutto il resto è niente) e Qualcosa in Meno. Altri brani interessanti che vale la pena segnalare, anche per il taglio del songwriting, sono Sindrome e Fragole Insipide. Per la sezione ‘lenti’ invece si rimanda a Cenerentola, Ogni Vita Ha La Sua Musica, il brano che dà titolo all’album E Poi Vivere e Sospeso. In queste ultime il testo viene valorizzato da un utilizzo dello strumento vocale che personalmente sembra il più appropriato ad evidenziarne colori e sfumature. Negli altri brani sperimenta timbri espressivi che vanno dalla voce piena al falsetto a vocalizzi che non sempre, a nostro parere, non rendono giustizia alla bellezza del brano e della voce. Giulia Daici con questo lavoro conferma le sue potenzialità vocali e di scrittura, che col tempo, come il buon vino, potranno ancora maturare dando ancora altrettanti soddisfazioni.
Articolo del
27/09/2012 -
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