ManzOni Cucina Povera 2012 Garrincha Dischi di Stefano Torrese

ManzOni, con la "O" grande. Esperti di marketing digitale e di SEO (Search Engine Optimization) sarebbero tutti d'accordo con l'affermare che la scelta del nome della band è quantomeno poco azzeccata. Digitando Manzoni su Google ci si ritrova davanti a pagine dedicate al grande scrittore milanese Alessandro e invettive pseudo-intellettuali di un certo Piero. Tra i due si trovano anche informazioni sui ManzOni capitanati dalla voce e dalla penna di Gigi Tenca e dal resto della band composta da Fiorenzo Fuolega, Carlo Trevisan, Emilio Veronese ed Ummer Freguia che si alternano tra chitarre e sezione ritmica.
A due anni dall‘esordio che aveva il nome del gruppo e ad uno dal mini EP "L‘astronave" che di quel disco raccoglieva uno dei brani più rappresentativi e altre tracce escluse, esce "Cucina Povera"; un album che si inserisce con prepotenza nella scena post-cantautorale moderna rincorrendo gruppi cardine come Massimo Volume, CCCP e Starfuckers per poi prendersi il gioco di loro in un attacco stile guerriglia con l'obiettivo di sabotare i clichè della musica indie italiana.
Nove tracce che si seguono, inseguono e si mischiano all'interno di un calderone in cui è riscaldata una minestra sostanziosa di post-qualsiasicosa con ingredienti come Godspeed You! Black Emperor, Mogwai e Silver Mt. Zion su tutti.
Pochi accordi, spesso ripetuti in maniera ossequiosa, suite strumentali e una forte irruenza cacofonica alla ricerca di un essenziale "sonico" (nel senso di "derivato dai Sonic Youth") con l'intento di esaltare i pochi accenni di melodia che il Gigi Tenca/cantante regala nei brani "Scusami" e "In Toscana". La scrittura realista di "Mario In Diretta TV" si mischia magnificamente con la scrittura domestica di "Dal Diaro, A Mia Madre". La facilità nel dipingere scene di ordinaria quotidianità del Gigi Tenca/poeta è piena di una melodia insita all'interno delle stesse parole che viene messa da parte solo nell'opera salmodiante e (forse troppo) Ferrettiana di "...ed ecco l'alba" intrecciata da un recitativo e un martellare metallico di provenienza tedesca. Nel trittico di "Una Garzantina", "A Mio Padre" e "Dimmi Se E’ Vero" la parte cantautoriale dei ManzOni esce fuori con prepotenza e le influenze, da Piero Ciampi ai Marta sui Tubi, si coagulano in un genere unico e difficile da definire.
La canzone d'autore si è spostata dalle mani dei cantautori delle scuole classiche ad altre "entità" che spesso finiscono col dare più importanza ai versi che alla ricerca sonora. I ManzOni coniugano entrambe le fasi e creano un alchimia a base di scrittura post-realista e sonorità neo-rock. Evitando snobismi di ogni sorta, "Cucina povera" è di sicuro uno degli album più interessanti usciti dal panorama italiano del 2012.