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Not Ordinary Dead
Tuning The Untunable
2012
Ninthwave Records
di
Nicolina Di Gesualdo
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Dopo il trash degli ultimi anni, la monotonia che fa capolino anche sulle dancefloor più famose, finalmente una ventata d’aria fresca. A trasportarci nel loro mondo electro-punk sono i NODe (Not Ordinary Dead), formati da Johnny Lubvic, Kamoto San e PaK T.R2.c.One. Un trio che, a discapito delle apparenze, non ha nulla a che fare con gli Anime giapponesi o con gli eroi dei videogiochi. Dalle menti di questi tre bizzarri personaggi, infatti, scaturisce una radiazione cosmica di groove frizzanti (Ghost In This Town), suoni stilosi e ritornelli dance solcati dal vocoder, adatti a celebrare il party per eccellenza. Impossibile non notare le scorie di una dance plastificata anni ’80, l’influenza dei mitici Daft Punk (Kinky Eyes) o le spolverate di punk qua e là in perfetto stile New Order. Il brano che dà il meglio di sé nel disco è sicuramente Killing Up The Dj, con le sue ritmiche sovrapposte, le vibrazioni di basso che riecheggiano nello stomaco e le classiche inflessioni di drum machine. I NODe riescono a bilanciare il bel mood ballereccio con pause fatte di soli pad, sapientemente inserite per riprendere fiato, per poi tornare a scatenarsi a pieno ritmo (This Atomic Love). Radio Doom è un innegabile omaggio a Flat Beat di Mr. Oizo, mentre in Something Against Me troviamo accenni dubstep alla Skrillex maniera. Se siete stanchi dei soliti tormentoni estivi, se desiderate ardentemente una electro-dance raffinata e di qualità, un dj-set (momentaneamente) di nicchia, ”Tuning The Untunable” è decisamente il disco che fa per voi.
Articolo del
20/10/2012 -
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