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Les Brucalifs
Tearunner Ep
2012
Garage Records
di
Daniele Bagnol
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Flashback sixties riempiono i miei pensieri durante l’ascolto del terzo EP dei Les Brucalifs in poco più di quattro anni; perché con “Tearunner” questo gruppo di ragazzi del Paese delle Meraviglie altro non fa che portare sull’altare dell’adorazione religiosa una sorta di revival psichedelico, tra gli echi beachboysiani di una California dalle tinte patinate (l’omonima Tearunner), un frullato garage lisergico con Stop The Monos e una strizzatina d’occhio a qualcosa di più attuale (ma che guarda sempre all’indietro) giocando con il brit pop con l’acustica Sgt Liridon, una sorta di “Songbird” all’italiana di oasisiana memoria. Cinque episodi fratelli ma ognuno con una propria spina dorsale fatta di grinta, ululati selvaggi, rullate assassine e riff penetranti con un risultato finale che ha l’effetto fulmineo (all’incirca quindici minuti) di una strisciata di saliva su un francobollo di LSD, trovando l’apice proprio nelle continue alterazioni umorali ed in quei bassi sincopati di Stop The Monos, o nell’energia grondante sprigionata da Smash or Fix. Unica nota dubbia deriva da quel sound sporco e grezzo che permea l’intero EP - scelta o necessità? – il quale attraverso le mani sapienti di qualche produttore avrebbe gonfiato il caleidoscopio di colori risultante che, ammettiamolo, è comunque di buona fattura. Insomma questi ‘brucaliffi’ sono ancora argilla plasmabile, ma di apprezzabile qualità.
Articolo del
16/10/2012 -
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