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Le Carte nascono nel 2007 e sono Lorenzo Forte (basso/chitarra), Eleonora De Luca (batteria/voce) e Roberto Mangialardo (chitarre). Dopo la pubblicazione di 2 album, nel 2010 vengono selezionati tra 30 band finaliste per l’Heineken Jammin Festival Contest, e vincono piazzandosi in cima alle classifiche e conquistando il ‘main stage’ e successivamente condivideranno il palco anche con importanti band italiane come Il Teatro Degli Orrori, La Fame di Camilla e Tre Allegri Ragazzi Morti. Anno 2012 esce “100”. Supersonico è il primo pezzo dell’album e supersonico è tutto il disco; puro rock, chitarra potente e voce rauca. I primi brani, ricordano molto il sound dei Litfiba più “cattivi”, infatti la chitarra elettrica è regina in questo album ed emerge da tutto il resto, anche dalla voce ‘aggressiva’ di Lorenzo Forte. All’interno del lavoro spiccano però anche pezzi più armoniosi, sempre aggressivi ma più melodici, che nella struttura ricordano molto i Negrita. Ascoltando Vinili e Dischi, quinta traccia dell’album, si percepisce la rabbia della band, la canzone infatti è un grido contro una società che sta decadendo e parla di una generazione senza prospettive per il futuro. Qui Lorenzo è molto bravo ad esternare questo sentimento per mezzo della sua voce; un pezzo rock allo stato puro. In Mi Ami/Non Mi Odi invece possiamo apprezzare una seconda voce, quella della batterista Eleonora De Luca, che oltre a ben figurare alla batteria, si fa notare per le qualità vocali nei cori. Alla fine dell’album questa giovane band ci riserva anche una chicca, una cover di Mio Fratello è Figlio Unico di Rino Gaetano, una ballata rock impreziosita dalla chitarra elettrica e dal timbro vocale di Lorenzo, la cui voce calda e aspra chiude questo viaggio di sentimenti, tra chitarre prepotenti e voci molto presenti. Insomma, questo disco è un alternarsi di brani rock potenti e melodici e si percepisce anche qualcosa che tocca le corde dei problemi di tutti i giorni, a tutti gli effetti un album “sociale” ma in nessun modo pesante, rinvigorito dagli arrangiamenti dove è forte la presenza della chitarra e che lo rendono un album rock a tutto tondo. Infine, una menzione va fatta per la copertina del disco, molto curiosa, come le altre immagini contenute nel ‘package’, ma forse per capirne appieno il significato del messaggio sarebbe meglio sentire direttamente i 3 giovani ragazzi.
Articolo del
17/10/2012 -
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