Shijo X …If A Night 2012 Bombanella Records di Bianca Micheletti

Un’avventura nata nel 2009 quella degli Shijo X all’anagrafe Laura Sinigaglia alla voce, Davide Verticelli al piano, Federico Fazia al basso e Federico Adriani alla batteria. La band in questi anni ha partecipato a molti live, volando anche in Brasile per partecipare al Sao Paulo Awards, per rappresentare l’Italia. Ma eccoli oggi con un nuovo album dal titolo enigmatico: “…If A Night”, un viaggio onirico, una notte di sogni, una notte piena di avventure, un piccolo mondo in quattro ore di sonno, dove tutto inizia dopo una notte passata a Bologna, tra cocktails e programmi noiosi in tv.
Ore 02.00: si chiudono gli occhi e ci si abbandona ai suoni e alla magia di questo viaggio. Fin dal primo brano con Bologna By Night è la voce seducente e languida della vocalist ad attirare l’attenzione, la quale ricorda molto un’altra grande artista del panorama musicale: Roisin Murphy, meglio conosciuta come la voce dei Moloko.
L’album si apre con i pezzi più dark e cupi, leggermente ispirati ai Portishead; sono pochi i brani con una struttura ritmica classica, molti invece quelli dove la band sperimenta suoni nuovi. Il genere musicale del gruppo infatti si avvicina molto al trip-hop, proponendo un insieme di musica e sperimentazione ma proprio per questo difficile da definire. Possiamo dire che è l’espressione del lato oscuro della musica, inquietante e al tempo stesso seducente e languida, ma a tratti anche malinconica.
L’essenza di questo disco, dalle tonalità cupe ma in nessun modo drammatiche traspare tutta nel lungo “trip” musicale – ed è ascoltando 04 a.m. che possiamo percepire suoni e vibrazioni tipiche dei Massive Attack, altro gruppo maestro nel genere sopra citato. L’album è un mix di memorie, profumi e colori che svaniscono al risveglio, frutto di una sperimentazione di suoni e sentimenti.
Ore 06.00: il traffico, una sveglia che suona, uno sbadiglio e il rumore di una sigaretta accesa. E’ il risveglio e allo stesso tempo la fine di un viaggio durato quattro ore. A noi rimane solo un’unica domanda: era un sogno o realtà?