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Notturno Concertante
Canzoni allo Specchio
2012
Radici Music Records
di
Salvo Coppola
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Storie passate mai passate, storie di oggi senza tempo. Queste sono le ”Canzoni allo Specchio” che i Notturno Concertante ci cantano dopo dieci anni di pausa dall’ultimo disco. Sono cambiate molte cose da “Riscrivere il Passato”: le influenze folkloristiche si amalgamano sempre più al sound della band e le contaminazioni elettriche modernizzano molti brani. Nonostante ciò, la matrice acustica originale, influenzata dalle cadenze rock e dall’andatura jazz, non è mai andata via. Infatti, diversi sono i brani strumentali dove questa amalgama di suoni, che ricordano i primi Notturno, si realizza in composizioni dal respiro ora acustico ora classico, che mettono in risalto anche le capacità strumentali di ogni componente. Ma le parole per i Notturno hanno un gran peso, e dalla riflessione sulla loro seduttività nasce Come il Vento, caratterizzato dai fraseggi del sax soprano di Carmine Marra che volano sull’armonia del brano. La nuova formazione, inoltre, ha adesso un cantante di ruolo, Giuseppe Relmi, che interpreta i testi della band con un timbro molto particolare, arricchendo con nuove sfumature il sound dei Notturno, e partecipa alla composizione della title track del disco. Le composizioni sono sempre affidate alla coppia Lazzaruolo – Villanova; nonostante ciò, tra le atmosfere arabeggianti di Ahmed l’Ambulante, scorrono le parole del noto scrittore bolognese Stefano Benni, che offre ancora la sua collaborazione ai Notturno. Diversi brani che compongono questo disco sono stati scritti traendo ispirazione da condizioni sociali e particolari eventi che si pongono come diverse facce della stessa realtà; tra questi Le Anime Belle, tributo ad Antonio D’Alessio, bassista dei Notturno prematuramente scomparso, espone ironicamente come la vulgata politica definisce gli indignati che cercano di cambiare la realtà che li circonda. Significativa una frase contenuta nel testo che esplica perfettamente il concetto portante: “Come ci diverte vederli sbracciarsi per denunciare torti o ingiustizie.” Molteplici le sfaccettature di ogni brano che rendono quest’ultimo lavoro dei Notturno Concertante un pregevole album che darà sicuramente spunti di riflessioni a chi lo ascolterà.
Articolo del
15/12/2012 -
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