Speaking To The Deaf This Equipment Must Be Hearted 2012 SG Records di Arianna Mossali

I nostri Speaking To The Deaf con questo debut-album, ”This Equipment Must Be Hearted”, si ritagliano uno spazio “intimo e personale” in un contesto musicale in cui, al momento, le poche realtà metal stabili ed affermate sono per lo più saldamente ancorate al sempre valido heavy-thrash anni ’80, oppure gravitano nelle intricatissime orbite del progressive-technical.
Gli Speaking To The Deaf privilegiano un approccio più easy al genere, ma questo non significa affatto che i ragazzi siano semplicemente balzati sul carro dei vincitori – ovvero la sempre più numerosa armata metalcore di provenienza anglosassone - e abbiano intenzione di vivere di rendita. Il loro metalcore è concepito in modo tale da includere armoniosamente elementi heavy e NWOBHM, che danno all’album un sempre piacevole tocco classico.
Questa influenza si manifesta principalmente nelle parti chitarristiche (Resolution, Between The Lines, Hold Your Horizon) e nella vocalità dell’ottimo Tommaso Bianchelli. Un po’ di ringhi e di incarognimenti sparpagliati a regola d’arte fra le track (Speaking To The Deaf, The Silence Now Broken), et voilà, abbiamo un lavoro giovane, ma non giovanilistico, che non scontenterà neanche qualche caparbio sostenitore della beneamata old school.
Gli Speaking To The Deaf sembrano aver ben chiaro che si debba comunque partire dal primigenio heavy per ottenere un qualcosa che si possa quanto meno definire metal (concetto elementare che, inspiegabilmente, fatica assai a conficcarsi nella zucca di diverse band della nuova generazione). Ciononostante, qualche grattacapo ce lo danno. Forse hanno semplicemente messo troppi ingredienti nel calderone, e il risultato difetta di pulizia e organicità complessiva. Un buon inizio, comunque. Non scoraggiatevi.