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Dyonisis
Intoxicated
2013
Alkemist Fanatix
di
Arianna Mossali
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Ethereal rock, ovvero psichedelia per cuori infranti: questa la descrizione che il quartetto inglese Dyonisis dà della propria musica, che in effetti non è facilmente etichettabile pur essendo indubbiamente riconducibile al gothic rock e al dark ambient. La definizione, tuttavia, non può certo limitarsi a questo: nell’EP ”Intoxicated”, che riprende parte dei loro precedenti lavori, i Dyonisis hanno infatti selezionato 5 track ben esemplificative della capacità della band di graffiare e fare le fusa, incantare e inquietare, sedurre e angustiare l’ascoltatore. Ad esempio, è davvero eterea e sognante Arachne’s Song, fascinosa commistione di una New Age utopica ed irenica, sorprendente cantato a cappella e malinconico gothic rock, i cui riferimenti sono senz’altro Lacrimosa e Theatre Of Tragedy. Più taglienti Eve’s Song e Smart Mouth, in cui la chitarra trova un riff quasi metal, che attribuisce un che di struggente alla delicata bellezza dell’insieme, ulteriormente valorizzata dagli elementi sinfonici sapientemente dosati. La ricchezza sonora dei Dyonisis trova la sua apoteosi in Hunter, nella sovrapposizione delle due voci femminili, quella ricca e classica di Louisa e quella spirituale, guizzante e geniale di Nell, che si muovono sinuose e ammalianti su testi certamente lontani dalla cupezza del “vero” gothic, ma di una bellezza dolorosa e soffusa, che rende certamente giustizia alla definizione di “psichedelia per cuori infranti”. Decembrino e onirico.
Tracklist: 01. Arachne's Song 02. Eve's song 03. Of The Fear 04. Of The Fear 5. Smart Mouth 6. Hunter
Articolo del
05/02/2013 -
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