|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Grave Babies
Crusher
2013
Hardly Art
di
Manuela Santacatterina
|
|
Seattle, si sa, è per la musica un centro importante, che ha visto nascere il grunge e artisti molto diversi tra di loro. Dai Nirvana ai Pearl Jam passando per Jimi Hendrix e i Soundgarden. Proprio dalla Città Smeraldo arrivano i Grave Babies, gruppo post-punk con all'attivo un 7'',Pleasures, e un 12'' intitolato Gothdammit. Il gruppo pubblica ”Crusher”, loro primo LP, con l'etichetta indipendente Hardly Art che annovera tra i suoi artisti band come gli Arthur & You e The Sandwitches. La band, formatasi nel 2009, compone un album di sedici tracce nelle quali unisce sonorità anni '80, che strizzano l'occhio ai gruppi grunge, a sonorità pop, velate però da una forte inclinazione verso il cupo. Tutto ciò è riscontrabile anche nell'uso della voce del leader, Danny Wahfeldt, vera mente del gruppo che coordina ogni aspetto del lavoro, dalla stesura alla registrazione dei brani, e che ricorda il compianto Ian Curtis . Ne sono un esempio Proztitution e Pain Cycle, mix di sonorità rock e sfumature di elettronica che fanno pensare ai brani della band di Salford. La batteria è un elemento fondamentale in “Crusher” e in brani come Skulls e No Fear scandisce ritmi che pervadono l'album di un sound anni '80. L'album è intervallato da brevi segmenti come I, nei quali sono presenti veri e propri versi gutturali che poi lasciano spazio a brani più “tradizionali” come Blood On The Face, nel quale il trio azzarda una base tecno. Il suono prodotto dal trio di Seattle arriva all'ascoltatore quasi distorto. Sembra quasi che il lo-fi utilizzato per registrare le tracce sia un mezzo per creare un'atmosfera deformata e sfocata, come avviene in Breeding o in Death March. Nell'album è presente un bilanciamento tra le due nature presenti nei brani che ben rispecchiano la definizione che il gruppo dà al proprio lavoro: “cose orribili avvolte nella speranza”. Sfortunatamente però questi “squarci di luce” non sono abbastanza per dare a “Crusher” una varietà tale da renderlo un album del tutto convincente. Solo il singolo Over and Under Ground, con la batteria e il basso che si intrecciano per creare, insieme alla voce di Wahfeldt, un sound più rock, riesce a equilibrare le due anime del gruppo: quella “gotica” e quella pop.
Articolo del
08/02/2013 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|