Walking Mountains Walking Mountains 2012 40033 Records di Ida Stamile

Bartolomeo Sailer, aka Walking Mountains è una moltitudine che si cela dietro una singola persona; il suo disco omonimo è una compagine di sonorità destrutturate, un promontorio ritmico edificato su più livelli compositivi.
” Walking Mountains” erige così catene melodiche sovrastate da nuvole di immaginazione psichedelica e di elettronica decodificata su spazi cosmici. Altipiani sonori che vengono concimati attraverso la sperimentazione rock più pura che si nutre di ispirazioni e influenze personali che vanno dai Throbbing Gristle ai Deep Purple, dai Black Sabbath alla “New Thing” di Peter Brötzmann.
L'album si presenta dunque coma una fusione di generi, di rimandi e suggestioni variegate nate tra campionature e filtri, voci corpose, delicate linee di basso e pochi synth mai eccessivi, in balia di sfumature ambient e atmosfere psych, rock, free-jazz, sprazzi di trip-hop e levigature kraut.
Intimo e corale al contempo, caustico e acido, l'album vede inoltre la partecipazione dell'artista taiwanese Huang Li Chieh, che recita le parole di Mao Tze Dong in Intro, di Vincenzo Vasi (voce in Ⓐ) ed Enzo Casucci (sax in The Dominant Class – pezzo che ha come testo uno status di Facebook del musicista Umberto Palazzo).
I testi e il sound rispecchiano il nostro tempo tra bisogno personale, profondo disagio (No Poetry) e attualità, precariato (The Ballad of The Precarious Worker) e percussioni esotiche e tribali (Self Immolation), rivolta (My Revolution) e lunghe suite lisergiche (Ὀδύσσεια Book XII).
Un album che rielabora e destruttura l'elettronica stessa, volgendo lo sguardo al passato ma con la spinta propulsiva verso il futuro. Un lavoro ben fatto, che custodisce sapientemente il sapore intrinseco della rivoluzione formale e contenutistica, sociale e interiore.