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Ci è voluto un po’ per rivedere in circolazione i Trick Or Treat, ottima e attivissima formazione power metal emiliana, soprattutto perché il leader Alessandro Conti è l’attuale vocalist dei Rhapsody di Luca Turilli, una responsabilità e un impegno non da poco. Ma il ritorno è di quelli che non lasciano spazio ai musi lunghi. Cercherò di tenere alla larga sentimentalismi e amarcord a piede libero, ma qualora non ci riuscissi tenete presente che “Watership Down” (La Collina Dei Conigli nella versione italiana, pubblicata nel 1972), il famoso romanzo di Richard Adams che racconta l’odissea di un gruppo di conigli alla ricerca di un posto dove vivere dopo la distruzione della loro conigliera, è un mio punto debole da sempre. Quel libro mi ha commosso, emozionato, turbato, fatto piangere e sorridere al punto tale che ancora oggi devo armarmi di karmica atarassia per riuscire a rileggerne alcuni passaggi. Ergo, se i Trick Or Treat volevano indurmi alla lacrimuccia facile piazzandomi in mano un intero album ispirato a questa meraviglia di racconto, mannaggia a loro, ci sono riusciti. Tecnica da urlo, composizioni sbalorditive per dinamismo e perizia, benissimo legate sia tra loro che all’interno dei singoli brani, proprio come i capitoli di un grande romanzo, e un concept originalissimo e fortemente evocativo. La voce di Conti, poi, è il vero deus ex machina dell’album, grazie alla sua grande duttilità che gli consente un’interpretazione molto forte tanto sui pezzi tirati quanto nelle track più melodiche. All’appello non manca nessun ingrediente per il capolavoro, anche se non ci starebbe male un po’ più di scioltezza, quel tocco leggero e un po’ noncurante che caratterizza mostri sacri come Helloween e Angra, a cui i Trick Or Treat chiaramente si ispirano.
Dopo una breve intro, la band cala subito l’asso da novanta con Prince with a 1000 Enemies, un pezzo potentissimo in cui Conti si esalta nel duetto con il grande André Matos, che prosegue la tradizione dell’ospitata illustre avviata in Tin Soldiers con Michael Kiske. Spring in the Warren è un breve ma suggestivo intermezzo acustico: serve principalmente a introdurre Premonition, forse il momento emotivamente più intenso e drammatico dell’album. Il testo ricalca fedelmente le angosciose pagine in cui il protagonista Quintilio ha la terribile visione della conigliera di Sandleford devastata e inondata di sangue, ma viene preso per pazzo da tutti, tranne che dal fratello Moscardo, che in quattro e quattr’otto raduna uno sparuto gruppo di avventurosi – Parruccone, Argento, Mirtillo e tutti gli altri - disposti a seguirlo in cerca di una nuova casa. Wrong Turn e False Paradise sono entrambe più easy, in particolare la seconda, che dopo una “falsa partenza” alquanto melodica propone un riffing frizzantino dal sapore quasi pop-punk. Di ben altro spessore è Between Anger and Tears, brano di sconvolgente intensità che contende alla title track la palma per il picco “tecnico” dell’album. The Tale of a Rowsby Woof indulge ai toni folk-epici tanto cari a tutto il correntone power, distantissimi dal guizzo di follia di Sasso Spasso, sorta di divertissement strumentale in cui la band ha voluto evidentemente concedersi un attimo di “tregua” dalla rigorosa aderenza al concept. I’ll Come Back For You riprende in parte gli arrangiamenti orecchiabili già sperimentati nella parte centrale dell’album, mentre in chiusura abbiamo una bellissima ballad eseguita nella versione originale da Art Garfunkel, Bright Eyes, sorprendentemente placida e distesa dopo tante emozioni a ritmi serrati.
Nelle intenzioni dei Trick Or Treat c’è, al momento, il successore di “Rabbits’ Hill”, la seconda parte del concept, nella quale, a questo punto, ci auguriamo di vederli, anzi di sentirli, superare se stessi; ma non è una novità che nel mondo del metal italiano, e del power metal in particolare, si riescano a raggiungere livelli di eccellenza che non sfigurerebbero affatto sui grandi palcoscenici internazionali. La genialità sta nello scovare un’idea, un abbinamento, un’ispirazione a cui nessuno abbia mai pensato prima. Questo sono riusciti a fare i Trick Or Treat, e noi possiamo solo ringraziarli di aver dedicato un album eccezionale a un grande racconto che ha conquistato tanti lettori.
TRACKLIST: 01. Dawn Of Times (intro) 02. Prince With 1000 Enemies 03. Spring In The Warren 04. Premonition 05. Wrong Turn 06. False Paradise 07. Between Anger And Tears 08. Rabbit’s Hill 09. The Tale Of Rowsby Woof 10. Sassopasso (instr.) 11. I’ll Come Back for You 12. Bright Eyes
Articolo del
24/03/2013 -
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