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È di certo la forte componente wave a connotare in maniera assai marcata il corposo – e al contempo glaciale – sound degli Strip In Midi Side, eclettico quartetto proveniente dal Cilento. Wave insomma, e quindi elettronica, con rimandi evidenti, e in un certo senso prevedibili, a determinate sfumature tipiche degli anni Ottanta. Ed ecco quindi serviti suoni oscuri e robotici che vanno a miscelarsi in continuo con una solida base (synth) rock. Questo, in soldoni, lo stile della band capitanata da Luigi Buonaiuto. Band che nel corso del 2012 ha dato alle stampe il suo secondo disco d’inediti, registrato e missato presso il Monochrome Studio di Eboli. ”Non Ti Amo Più, Amore”, pubblicato per la New Model Label di Govind Khurana, è un disco molto amaro e crudo in quanto ad argomenti e tematiche affrontate. Nonostante il titolo possa far pensare a tutt’altro, sono costanti e ripetuti i riferimenti ai tempi attuali, così preoccupanti e caotici da non poter non essere denunciati e giudicati dagli stessi Strip In Midi Side, da sempre tendenti ad osservare con obiettività e con occhio critico la realtà circostante. E bisogna dire che in questo nuovo lavoro, prodotto dal complesso salernitano assieme a Luigi Nobile, i quattro musicisti sono riusciti a farlo con estrema lungimiranza e sensibilità, avvalendosi puntualmente di musiche ed atmosfere tutto sommato calzanti, idonee, per poter sviluppare determinati concetti e considerazioni.
Come già anticipato, le sonorità di “Non Ti Amo Più, Amore”, Lp che comprende undici canzoni originali, sono piuttosto fredde, continentali, notturne e, alle volte, addirittura inquietanti. C’è un uso notevole di chitarre elettriche mai del tutto sovrastate dai campionamenti e dai vari elementi sintetici. Ed ogni tanto si avvertono addirittura delle timide aperture verso melodie pop e ritmi da dancefloor. Ipnotici e martellanti sono invece gli incisi, almeno nella maggior parte dei casi. Un disco scritto e suonato molto bene quello degli Strip In Midi Side, magari poco sorprendenti in quanto ad arrangiamenti, però assolutamente a loro agio nello sviluppare i brani in questa accezione così ruvida ed accattivante. “Non Ti Amo Più, Amore” suona e si snoda perciò abbastanza egregiamente. Forse l’unico difetto è quello di essere un po’ troppo omogeneo in fatto di soluzioni stilistiche e di sfumature. Tuttavia, si capisce fin da subito che l’obiettivo del gruppo campano sia stato quello di optare per determinate musiche proprio per sorreggere in maniera adeguata e coerente dei testi alquanto velenosi e mirati. Si può infatti riconoscere come l’album viaggi su due binari precisi e paralleli e questo ha poi convinto gli Strip In Midi Side a non distanziarsi troppo dalle particolari venature rock e wave. Del resto le tracce qui presenti non vanno soltanto considerate da un punto di vista sonico: importante è in effetti tenere conto delle liriche, molto ponderate e lucide nei concetti.
Si può dire quindi che questo lavoro abbia tutte le carte in regola per convincere un buon numero di ascoltatori, anche quelli poco inclini a certe peculiarità elettroniche. Questo perché, alla base di tutto, si nota la grande abnegazione e coerenza, da parte della band, in fase di scrittura e concepimento. Ricapitolando: forse non risulterà innovativo e straripante a livello musicale, ma non si potrà non riconoscerne il rigore di fondo e il buon marchio di fabbrica.
Articolo del
06/04/2013 -
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