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Un sound che incarna il materiale e l'immateriale ed è quello proposto da Sara Ardizzoni all'interno del suo progetto solista ”Dagger Moth”, una one-woman-band alle prese con chitarre, voce e malie elettroniche. Le suggestioni musicali dell'album omonimo prendono vita attraverso attimi intangibili e delicati e distorsioni più ruvide e noise. Registrato e mixato da Giorgio Canali, presente anche in Mind The Gap, e con la collaborazione di Joe Lally (voce, basso, beat e synth in out of shot), Alfonso Santimone (piano, electronics, programming in crushed velvet) e Luca Bottigliero (beat\glitches in Deadwood), l'album vive di dodici narrazioni introspettive e chiaroscurali, tra morbida luce e oscurità celata, voce elegante, corposa e soffusa, chitarre malinconiche ed elegiaci beat pulsanti. Un racconto intimo e personale scritto su contorsioni ritmiche (Out Of Shot), fantasmi melodici (Ghost), piano morbido e sognante (Crushed Velvet), cavalcate chitarristiche raffinate (Mono No Aware), istanti ambientali (The Log Lady), tenebre compositive (Autumn Solo), derive elettroniche granulose e minimali (Deadwood, Narcissues), acidità sonore (Wisteria Blues) e battiti dall'attitudine blues mescolati a sfumature lisergiche incisive e armoniche (Mind The Gap). “Dagger Moth” è lo specchio dell'anima della sua stessa creatrice, un lavoro affascinante dove caos ed equilibrio, aggressività e dolcezza, sogno e realtà si fondono e si confondono.
Articolo del
20/05/2013 -
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