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Seconda prova per il cantautore ligure Davide Geddo, ad un paio d’anni dal suo esordio, con il nuovo disco “Non Sono Mai Stato Qui” che mette insieme ben 15 tracce, decisamente una gran quantità di lavoro. Mantenendo il percorso iniziale del cantautorato più tradizionale, Geddo sfrutta tempi e ritmi diversi e inaspettati, passando dall’ironia alla rabbia con una certa disinvoltura. La cosa che si nota facilmente è la semplicità, testi scritti con sentimento ma facili da intendere; melodie forse un po’ ripetitive ma spesso con arrangiamenti ben confezionati. Il disco si apre con Venezia, luogo romantico d’eccezione dove però non si narra di alcuna storia d’amore, e Dicono Che Io, dove invece si sente una dichiarazione d’amore rabbiosa. Si passa poi a canzoni più “leggere” almeno in apparenza, per i ritmi più solari e il timbro di voce più modulato sull’ironico, come in Angela e il Cinema, Tristano, Piccolina, con testi più goliardici e a volte un’interpretazione alla Buscaglione.
Ci sono poi ritmi anche un po’ etnici in Dall’Amore, che con metafore sul traffico, parla di amore, sentimento ingombrante e difficile da gestire. Un po’ di poesia si può trovare in La Campionessa Mondiale di Sollevamento Pesi, dove la voce si avvicina a un certo Bennato, e racconta di quelle ragazze che si frequentano solo come amiche e confidenti e non si considerano mai una possibile amante, e in Sole Rotto che parla di cambiamenti che si devono accettare e come pure di saper sempre ricominciare. Si arriva poi ad un brano autobiografico, Un Pugno In Un Muro dove l’autore si racconta col suo animo fragile e con una certa distanza dalla realtà. Il disco si chiude con tre brani: Nancy, L’Astronave della Provincia e Non Sono Mai Stato Qui, due ballad, la prima malinconica che non è espressamente dedicata ad una Nancy reale ma indica la necessità di comunicare; e in finale il brano che dal il titolo al disco e che mette il punto sul tema del disco e rimescola tutto quanto già trattato nei brani precedenti: ironia, poesia, sentimento.
Difficile da definire, è un disco che con molte parole esprime decine di concetti diversi l’uno dall’altro. Dice di parlare di sentimenti ma lo fa in maniera criptica, a volte ironica e metaforica, davvero incomprensibile in molti momenti. Forse si poteva ridurre il numero delle canzoni e cercare di compattare il lavoro su un unico filo conduttore che qui si è un po’ perso. Ma in fondo, non siamo mai stati qui.
Tracklist 1. Venezia 2. Dicono che io 3. Angela e il cinema 4. Tristano 5. Stare bene 6. Il post amore 7. Equilibrio 8. Dall’amore (interventi di modifica alla viabilità interiore) 9. La campionessa mondiale di sollevamento pesi 10. Piccolina 11. Sole rotto 12. Un pugno in un muro 13. Nancy 14. L’astronave di provincia 15. Non sono mai stato qui
Articolo del
25/05/2013 -
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