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Mezz’ora di tempo, otto tracce, un’esplorazione notevole di generi e di suoni. Detto in poche parole, questo è NaNa Bang! l’omonimo prodotto di Andrea Fusari e Giuseppe Mondini, musicisti di grande esperienza, insieme già nei Gurubanana. Ci regalano un viaggio che profuma di storia della musica e che riassume del tutto il loro mood; “il sound è minimale ed evocativo, a metà strada tra indie rock e reminiscenze ‘paisley’, in salsa rigorosamente lo-fi”, come lo definiscono gli stessi autori. Boomers d’apertura, che felicità per le mie orecchie, cresciute con il brit-pop dei fratelli Gallagher, gli Oasis; forse anche la seconda Possibly Bright per molti potrebbe essere una traccia già sentita, ma rimane comunque ben riuscita. Si cambia con While I’m Here, pezzo retrò, allegro, classico motivo da fischiettare mentre si passeggia, spensierato. Refried Beans invece potrebbe fare da colonna sonora ad un film americano malinconico ed esistenziale. Il tono continua a calare, forse un po’ troppo, con Lean (Freefall is Loud), ma risale improvvisamente con Stroll. A questo punto mi chiedo dove ho sentito già un pezzo simile, mi viene in mente Vicious di Lou Reed, chiaramente è un omaggio voluto, ma ricorda anche il suono underground anni ’60 sempre battente bandiera inglese, of course. Ed eccolo il sound evocativo, quasi sciamanico, che ci porta nel lontano West, Thinkerbelly ricrea nella nostra mente le immagini di indiani e di cowboy. Chiude una cover, un tributo a Daniel Johnston con la ballata True Love Will Find You In The End. “NaNa Bang!” per quanto mi riguarda si è rivelato un ascolto molto piacevole, Andrea e Giuseppe hanno voluto presentare il loro lavoro, senza presunzione di cercare sound innovativi, che per la maggior parte delle volte si rivelano un flop, perché non c’è niente di male nello scegliere una strada già percorsa, per poi personalizzarla.
Articolo del
29/05/2013 -
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