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Stayer
Dirty EP
2012
Zerothehero
di
Martina Consoli
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Una musica tagliente, trascinante che si incardina in un mix di suoni vagheggianti tra l’hard-core americano e la new-wave. Ecco come si presenta il trio udinese sotto il nome di Stayer, attraverso l’ultimo lavoro di studio “Dirty EP”, che in soli 12 minuti - per essere precisi i minuti sono 12.56 – riesce a rapire irrimediabilmente l’ascoltatore. Si potrebbe ben dire “poco ma buono” sebbene tale EP in realtà sorregge la pubblicazione di un prossimo full-lenght e non sono altresì da trascurare gli anni di carriera alle spalle del trio, attivo in pubblicazioni musicali sin dal 2002. La prima traccia, Dirty, (title-track del disco) scorre accompagnata dai suoni ruvidi e voluminosi delle chitarre. Alternanza di ritmi slow e veloci caratterizzano invece Wrong, efficace e ben riuscita grazie agli accurati arrangiamenti. Si fanno notare le tastiere electro-rock nella traccia di chiusura Pretend, in cui il ritornello: “How many times you pretend / To be someone else? / How many times you pretend / To be just yourself?” penetra martellante la mente dell’ascoltatore. “Dirty EP” lo si può pertanto definire come una sorta di antipasto dal sapore indie in attesa delle prossime portate.
Articolo del
01/06/2013 -
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