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KuTso
Decadendo (su un materasso sporco)
2013
22R/Matatron/Cosecomuni
di
Comfort Dago
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I KuTso, Donatello Giorgi (chitarra), Luca Amendola (basso) e Simone Bravi (batteria) - ci propongono “Decadendo” disco novello che ha già circumnavigato la rete raccogliendo a piene mani feedback positivi dai cibernauti. Il gruppo romano si presenta con alla voce Matteo Gabbianelli, che da perfetto mattatore ci conduce attraverso le canzoni a partire da Aiutatemi, che molto ha fatto parlare di sé con il suo fare proclamatorio e menefreghista, tra il semiserio ed il dileggio da intrattenimento. Le sonorità sono da videogames, affiancate da testi ironici che sembrano un incrocio tra gli attriti che producevano con la loro perenne presa in giro gli Skiantos (Mi Piaccion Le Sbarbine, Kakkole) ed i Gem Boy ( Ridammelo Lorena e Cappuccetto Rotto). Ma le loro, non sono liriche di mera demenzialità, sebbene al primo ascolto possano sembrare eccessivamente sardoniche e fancazziste, vuoi perché infarcite di incipit come “divento vecchio noioso pietoso e ridicolo” ed abbiano al loro interno parole “sconvenienti” come rutto o sputo.
Solo in apparenza sono provocatori, difatti ad un ascolto più attento emergono le tematiche su cui non c’è proprio niente da ridere; vecchiaia, morte ed ipocrisia presenti in Alè; il ritornello di Siamo Tutti Buoni che denota insofferenza per la società e la già-dal-titolo-esplicita Eviterò La Terza Età con il refrain che verte su “emigrerò nell’al-di-là” composta in chiave funky con una riflessione sul tempo che passa e la sua esortazione a darsi ad attività più “pratiche” anziché entrare nel loop dei pensieri inconcludenti. Marzia ricorda da vicino, con i suoi uh-uh l’intro di “wonderful life” e a proposito di reminescenze c’è anche spazio per una cover Canzone Dell’Anno Perduto di De Andrè. Ma la chicca di questa opera prima è a mio parere Lo Sanno Tutti ovvero, una parodia in un perfetto accento “lumbard” che non ti aspetti, che può essere apprezzata ancora di più grazie al video in cui i nostri appaiono insieme ai The Pills ed al cameo di Raffaele Vannoli come ospite d’eccezione. Altro brano degno di nota è Via Dal Mondo: un’incitazione alternativa, che anziché adottare le solite invettive dure, è una istigazione a delinquere per i tutori dell’ordine contro i politicanti buffoni.
L’album inoltre è pieno di collaborazioni con artisti del panorama italiano e nella loro nascente carriera possono vantare di aver scaldato il palco per Bugo, Radici nel Cemento, Nobraino, Bud Spencer Blues Explosion, Roberto Angelini, Pier Cortese e Mannarino ed il primo febbraio di quest’anno per i Linea 77 in quel di Roma, oltre a numerose esibizioni live in radio e attualmente sono in giro con il Perpetuo tour. Più che ‘decadendo’ i ragazzi stanno ascendendo.
Articolo del
05/06/2013 -
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