Joe Da Silva Joe Da Silva e le Donne 2013 Latlantide di Enrico Scudeler

Partiamo da questo: è ammirevole dal mio punto di vista uscire, in questi tempi dove la musica si ascolta solo su Spotify, e quando va bene si scaricano i singoli da iTunes, con quello che si può definire un concept album a tutti gli effetti.
So che questa definizione potrà sembrare giurassica per un album di hip/hop, con grosse e buone parti di elettronica, uscito qualche mese fa per mano del ventottenne Joe Da Silva, ma questo è proprio quello che è, nella forma e nella sostanza, questo secondo album del rapper di origine Angolese (e spero non me ne vogliano a male i “padri” del concept come il prog ecc).
Disco che ha come base le figure femminili che Joe ha incontrato nella vita, esperienze varie che spaziano da amori finiti, e male, grandi passioni, ma anche si parla della madre e della sua importanza.
Donne quindi raccontate su vari livelli di esperienze, anche se ovviamente quello dei rapporti di coppia è la specialità più gettonata.

Questi contenuti sono raccontati su basi hip/hop con una buona dose di elettronica che rendono tutti i pezzi freschi e subito ballabili, come in Abbattere e Dimmi Dimmi, non mancano poi ritmi più caraibici, Lokito (ft. Lupy Laketepone Crazy).
Alcuni pezzi sono più riusciti di altri, ad esempio Lacrime d'Inchiostro è una bella ballad con la calda voce di Romy B., Come la Luna e il Sole è un bel mix fra caraibica ed elettronica e Ribelle ha un ritmo che funziona, ma in generale tutto l'album è piacevole e scorre .
Nel grande mucchio del giovane hip/hop italiano, oltre agli artisti che più spesso ascoltiamo usciti dai canali più grossi, possiamo tranquillamente aggiungere anche Joe, sperando che col tempo possa migliorare.