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Ascoltando le nove tracce che compongono ”Madrigals” non sembra di trovarsi di fronte ad un'opera prima autoprodotta. Sarà perché tutti i componenti del gruppo romano degli Electric Sarajevo hanno alle spalle collaborazioni con altre formazioni (Muven, Barnum Freak Show, Kardia) che vivacizzano la scena musicale capitolina. La scelta del nome del gruppo ci riporta ad una delle pagine più nere della storia recente: la guerra dei Balcani che decretò, negli anni '90, la fine della Jugoslavia. Sarajevo diventa quindi simbolo, al tempo stesso, di morte e rinascita. Rinascita che può compiersi solo attraverso l'amore, rifugio antibomba secondo gli Electric Sarajevo. Ecco dunque che “Madrigals” si compone di nove quadri, ciascuno dei quali ne descrive un aspetto, un colore, una sfumatura. L'intero lavoro, registrato nel corso di un anno allo studio romano Hombrelobo con la supervisione e la produzione di Valerio Fisik degli Inferno, è caratterizzato da un'atmosfera post rock cupa e decadente contaminata da svariati sotto generi musicali che vanno dal Synth Pop alle sonorità anni '80 fino alla New Wave. In Madrigals, oltre alla collaborazione di Fisik, sono presenti i fratelli Soenller dei Klimt 1918 con un featuring che attesta ancora di più gli intenti del gruppo. In certi episodi l'album può ricordare le sonorità di altre formazioni che sicuramente avranno influenzato i quattro musicisti romani, dai più immediati Depeche Mode e New Order ai God is a Astronaut. Da brani dal sound più rock come l'iniziale Lost, Impero, dove i quattro azzardano, come sottofondo al brano in inglese, una base in italiano, a pezzi più marcatamente elettronici come A Revelation, Madrigals è caratterizzato da un sound eterogeneo nell'insieme, grazie all'utilizzo di synth e drum machine, che diventa particolare all'ascolto delle singole tracce. Dalla melodia tenue di Watercolours, ad esempio, si passa ai ritmi pop di The Worst Lover con il suo andamento lento squarciato da sezioni nelle quali la base elettronica sovrasta l'intera canzone. Si prosegue con Teresa Groismann dalle sonorità da ballad rock pur sempre sporcate da elementi di elettronica e The Sky Apart, malinconico brano dall'atmosfera dark alleggerito da un sound pop che si estendono allo strumentale The Madrigal. Chiude il disco If You Only Knew con le sue contaminazioni Gothic Rock. “Madrigals” è indubbiamente un ottimo esordio, nonostante qualche incertezza, coadiuvato dal bellissimo artwork di Paolo Soenller, che rende gli Electric Sarjevo un gruppo da sostenere e tenere d'occhio.
Articolo del
17/09/2013 -
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